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I Pil di John Lydon vogliono andare all’Eurovision

L’Eurovision 2023 si terrà in Inghilterra, a Liverpool, il 13 maggio – causa guerra in Ucraina, Paese che avrebbe dovuto ospitare il festival in quanto vincitore dell’ultima edizione – e in gara potrebbero esserci due artisti inglesi. Uno sarà sicuramente quello scelto dall’Inghilterra e l’altro potrebbe essere quello scelto dall’Irlanda. Come riporta il Guardian, infatti, i Pil (Public Image Ltd) di John Lydon – aka Johnny Rotten dei Sex Pistols – si sono candidati a rappresentare l’Irlanda al prossimo festival della canzone europea. A contendere la candidatura ai Pil ci saranno altri sei artisti: Andrew Carr, la cantautrice Jennifer Connolly, la band Wild Youth, l’indie pop star Leila Jane e il duo hip-hop K Muni e ND.

Se dovessero essere scelti per rappresentare l’Irlanda all’Eurovision, i Pil porteranno al festival la loro nuova canzone – già disponibile in streaming e, più in là nell’anno, in un vinile in edizione limitata – “Hawaii”, descritta come una lettera d’amore di Lydon alla moglie Nora Foster, affetta dalla sindrome di Alzheimer. La band ha definito il pezzo come una «canzone d’amore riflessiva, personale ma allo stesso tempo universale e che toccherà molte persone». Lydon stesso ha detto che “Hawaii” è «dedicata a tutti quelli che stanno vivendo un momento difficile, accanto alla persona alla quale tengono di più. È anche un messaggio di speranza: alla fine l’amore vince su tutto». Sin da quando a Nora Foster è stata diagnosticata la sindrome di Alzheimer, Lydon si è dedicato quasi esclusivamente alla sua assistenza e ha più volte, pubblicamente, ribadito che non avrebbe mai accettato di affidare le cure della moglie a nessun altro, nemmeno alla più affidabile e specializzata delle strutture sanitarie.

John Lydon è nato e cresciuto in Inghilterra, a Londra, ma i suoi genitori erano immigrati irlandesi che si sforzarono moltissimo, come racconta lui stesso nell’autobiografia Rotten: No Irish, No Blacks, No Dogs, di diventare «autentici proletari inglesi». «Mi considero innanzitutto un cittadino del Regno Unito», aveva raccontato Lydon qualche tempo fa in un’intervista a Vice, «sono un vero londinese della working class». Negli anni, il legame di Lydon con l’Inghilterra si è andato via via assottigliando – chissà, forse memore dell’espressione di disappunto che vedeva sul volto dei suoi nonni irlandesi quando lo sentivano parlare con un marcatissimo accento cockney, altro aneddoto raccontato nel suo memoir. Lydon si è prima trasferito negli Stati Uniti, a Los Angeles, poi ha preso il passaporto americano e infine quello irlandese.

I Pil suoneranno “Hawaii” dal vivo il 3 febbraio durante il Late Late Show, evento durante il quale l’Irlanda sceglierà il suo candidato all’Eurovision 2023.