23:34 venerdì 20 giugno 2025
Sia Israele che l’Iran hanno già messo al sicuro il loro patrimonio artistico Il problema è quella parte del patrimonio dei due Paesi che non può essere spostata. Solo in Iran ci sono 28 siti Unesco impossibili da proteggere.
Le notifiche del telefono fanno male e adesso c’è anche una ricerca che lo dimostra Si chiama alert fatigue e tante persone hanno già deciso come affrontarla: disattivando tutte le notifiche, sempre.
Il sindaco di Budapest ha detto che il Pride in città si farà nonostante il divieto di Orbán «Il Municipio di Budapest organizzerà il Budapest Pride il 28 giugno come evento cittadino. Punto», le sue parole.
Francis Kaufmann/Rexal Ford ha ricevuto quasi un milione di euro dal Ministero della Cultura per girare un film che non ha mai girato Lo ha rivelato un'inchiesta di Open: l'uomo è riuscito ad accedere ai fondi del tax credit, senza mai girare nemmeno una scena.
Skims sta inviando soldi via PayPal a centinaia di clienti senza dare alcuna spiegazione Tutto è cominciato con un tiktok, a cui ne sono seguiti decine e decine. Adesso, gli investigatori di internet stanno cercando di svelare il mistero.
La storia della chiusura del Museo del Fumetto di Milano non è andata proprio come si era inizialmente raccontato Un articolo di Artribune ha svelato che nella chiusura c'entrano soprattutto mancati pagamenti e gestione inefficace, non la cattiveria del Comune.
David Fincher vuole salvare Mindhunter trasformandola in una trilogia di film Lo ha rivelato l'attore Holt McCallany, uno dei due protagonisti della serie. A suo dire, ci sarebbero degli sceneggiatori già al lavoro.
Una delle analisi più sensate della guerra tra Israele e Iran l’ha fatta Jafar Panahi su Instagram Il regista ha postato un lungo messaggio, in cui condanna sia il governo israeliano che il regime iraniano.

Finalmente possiamo leggere i diari di Patricia Highsmith

09 Novembre 2021

Dopo una lunga attesa (ne avevamo scritto qui tre anni fa) i diari di Patricia Highsmith sono finalmente arrivati, almeno in lingua inglese. Il tomo dal titolo Patricia Highsmith: Her Diaries and Notebooks, 1941-1995 raccoglie i diari dell’autrice di Il talento di Mr. Ripley ritrovati dopo la sua morte, nel 1995, in un armadio della biancheria della sua casa a Tegna, piccolo comune nel Canton Ticino dove abitò da sola a partire dal 1982. Curato da Anna von Planta, l’editor di lunga data di Highsmith, il libro è stato recensito con entusiasmo da Dwight Garner del New York Times, che ha lodato soprattutto i primi capitoli dedicati agli anni della giovinezza, «uno dei resoconti più attenti ed estatici che abbia letto – ed è un campo affollato! – sull’essere giovani e vivi a New York City». Una giovinezza avventurosa, anni in cui la futura autrice di Sconosciuti in treno prova a tenere insieme l’enorme passione per il suo lavoro – «questi diari», scrive Garner, «chiariscono come pochi scrittori abbiano avuto un senso più forte della vocazione» – e l’amore per la città, la vita notturna, il sesso, l’alcool. E anche qualche problema di soldi: «Quando frequenti le donne», scherzava l’autrice di Carol, «non c’è l’uomo che paga il conto».

E poi tutto il resto: gli amici attori, scrittori, poeti, registi (Truman Capote e Jeanne Moreau, tra gli altri), le controverse dichiarazioni antisemite, qualche raro rapporto eterosessuale, come quello con lo scrittore Arthur Koestler, definito «un episodio miserabile e senza alcuna gioia», i viaggi in giro per l’Europa, il ritiro degli ultimi anni. Highsmith scriveva in francese, tedesco e altre lingue, in parte per esercitarsi a padroneggiarle, in parte per respingere sguardi indiscreti, anche se sapeva perfettamente che i suoi diari sarebbero stati pubblicati. Ma la lunga gestazione del volume è dovuta soprattutto alla mole di materiale che ha lasciato: i quaderni da cui sono stati tratti i diari sono 56, quasi 8000 pagine che Anna von Planta è riuscita a condensare in 999.

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