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23:25 giovedì 27 novembre 2025
Dopo quasi 10 anni di attesa finalmente possiamo vedere le prime immagini di Dead Man’s Wire, il nuovo film di Gus Van Sant Presentato all'ultima Mostra del cinema di Venezia, è il film che segna il ritorno alla regia di Van Sant dopo una pausa lunga 7 anni.
Un esperimento sulla metro di Milano ha dimostrato che le persone sono più disponibili a cedere il posto agli anziani se nel vagone è presente un uomo vestito da Batman Non è uno scherzo ma una vera ricerca dell'Università Cattolica, le cui conclusioni sono già state ribattezzate "effetto Batman".
Secondo una ricerca dell’università di Cambridge l’adolescenza non finisce a 18 anni ma dura fino ai 30 e oltre Secondo nuove analisi neuroscientifiche, la piena maturità cerebrale degli adulti arriva molto dopo la maggiore età.
I fratelli Duffer hanno spiegato come settare la tv per guardare al meglio l’ultima stagione di Stranger Things I creatori della serie hanno invitato i fan a disattivare tutte le “funzioni spazzatura” delle moderne tv che compromettono l'estetica anni '80 di Stranger Things.
L’incendio di Hong Kong potrebbe essere stato causato dalle tradizionali impalcature in bambù usate nell’edilizia della città Le vittime accertate sono 55, ci sono molti dispersi e feriti gravi. Sembra che il rogo sia stato accelerato dal bambù usato nei lavori di ristrutturazione.
L’Onu ha definito Gaza «un abisso» e ha detto che ci vorranno almeno 70 miliardi per ricostruirla Quasi sicuramente questa cifra non sarà sufficiente e in ogni caso ci vorranno decenni per ricostruire la Striscia.
Anche quest’anno in Russia è uscito il calendario ufficiale di Vladimir Putin Anche nel 2026 i russi potranno lasciarsi ispirare dalle foto e dalle riflessioni del loro presidente, contenute nel suo calendario
Sarkozy è stato in carcere solo 20 giorni ma dall’esperienza è riuscito comunque a trarre un memoir di 216 pagine Il libro dell’ex presidente francese sulla sua carcerazione lampo a La Santé ha già trovato un editore e verrà presto pubblicato.

L’indimenticabile litigio del 1992 in cui Paolo Pillitteri insultava i leghisti chiamandoli “squadristi”

05 Dicembre 2024

Paolo Pillitteri è morto giovedì 5 dicembre 2024: è stato sindaco di Milano per sei anni, dal 1986 al 1992, alcuni dei mesi più caotici per la città dal Dopoguerra. Se si esclude il mandato-lampo del successore Giampiero Borghini, è stato l’ultimo sindaco socialista meneghino, succeduto dal leghista Marco Formentini. Anche per questo l’amministrazione Pillitteri è stata una delle più importanti per Milano: nei suoi complessi anni da sindaco si è trovato ad amministrare, da un lato, la “Milano da bere” ricordata con forse troppa ingenua nostalgia, dall’altro i forti contrasti sociali provocati dall’aumento della cittadinanza sia italiana che straniera e dalle conseguenti reazioni avverse, spesso apertamente razziste.

Proprio nell’ambito di questi mutamenti si colloca un video – reperto storico – che ancora si trova su YouTube e venne registrato nel 1992, ultimo anno di mandato di Pillitteri. Ci troviamo in un deposito Atm, la società di trasporto pubblico cittadina, durante uno sciopero organizzato dalla Lega Nord, sempre più forte sul territorio. I lavoratori protestavano contro l’insicurezza, a loro dire, causata dalla presenza di immigrati stranieri e rom fuori dal deposito. A sorpresa, Pillitteri irruppe al deposito, furibondo. «Siete razzisti e fascisti», urla. Dall’altra parte, un grande classico: «Se li porti sotto casa sua».

Pillitteri continua a dare dei razzisti agli scioperanti, cedendo purtroppo in dei riflessi classisti quando li apostrofa come «straccioni». «Se questo vuol dire essere fascisti, noi siamo fascisti», risponde uno dei sindacalisti della giovane Lega, forse inconsapevolmente citando il discorso di Mussolini del 3 gennaio 1925, dopo l’omicidio Matteotti. «Siete la vergogna di Milano», continua Pillitteri. E quando qualcuno gli suggerisce di calmarsi, continua: «Cosa basta? Cosa credete, che queste cose finiscano qui? Che finisca qui il razzismo? Pensate che le cose vadano a posto in questa città se non si riesce a sopportare un minimo di disagio? Si blocca un’intera città perché si ha paura di che cosa? Di chi? Di quattro poveracci? Così è diventata Milano? Si blocca la città perché fuori ci sono due “vu cumprà”?» (il gergo era pur sempre quello degli anni Ottanta-Novanta). «Avete detto delle cose indegne. Siete intolleranti. Vi dovete vergognare», conclude, mentre se ne va.

In un’intervista di appena un mese fa alla Stampa, Pillitteri rivendicava l’attenzione della sua amministrazione per i flussi migratori: «La nostra attività politica era rivolta a loro. “Prima case, scuole, ospedali” era uno slogan socialista», ha detto a Francesco Moscatelli. L’ex sindaco era cognato di Bettino Craxi, e all’attività di politico ha affiancato quella di docente di Storia del cinema all’università Iulm.

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