Cose che succedono | Cinema

Per i prossimi Oscar l’Academy ha creato una task force anti-schiaffi

Lo schiaffo di Will Smith a Chris Rock durante l’ultima cerimonia degli Oscar è un momento che rimarrà per sempre impresso nella memoria di tutti gli amanti del cinema e dei celebrity deathmatch del mondo. Un momento che però rischia di rimanere unico, inimitabile, irripetibile, anche e soprattutto per colpa dell’Academy. Traumatizzati da quanto successo nel 2022, quest’anno gli organizzatori dell’Oscar hanno deciso di arrivare preparati alla notte del 12 marzo: schiaffi, calci, pugni, sputi, insulti, le celebrity potranno dare il loro peggio ma troveranno dall’altra parte una task force creata con lo specifico compito di prevenire e contenere i danni causati da attori che prendono male le battute dei comici sulle loro mogli. Sia chiaro: non ci saranno delle guardie in completo scuro pronte a impedire fisicamente che un attore o un attrice malmeni qualcuno per difendere l’onore della moglie o del marito. Ma ci saranno diversi professionisti della comunicazione che, nel caso, pubblicheranno immediatamente un comunicato stampa in cui si ricorda al mondo che all’Academy non piacciono le persone che picchiano il prossimo a causa di una battuta. E magari ci sarà anche del personale specializzato che nel corso della serata condurrà delle brevi interviste ai presenti per assicurarsi che tutti siano tranquilli, rilassati, a loro agio.

«Abbiamo un vero e proprio “crisis team”, una cosa di cui non ci eravamo mai dotati prima, e abbiamo preparato diversi piani. Abbiamo immaginato tanti scenari diversi. Quindi, speriamo di essere pronti a tutto», ha detto il Ceo della Academy of Motion Picture Arts and Sciences Bill Kramer, in un’intervista al Time. Da quanto successo lo scorso anno, Kramer ha imparato che di fronte all’imprevedibile e all’imponderabile, il tempismo è tutto. È per questo che ha deciso di assemblare l’equivalente degli Avengers nelle pubbliche relazioni, un team che entrerà in azione per salvare la faccia all’Academy dovessero verificarsi uno o più «worst case scenario» (Vulture ne ha immaginati nove). Ci sarà un portavoce al quale saranno affidate tutte le dichiarazioni necessarie. Ci saranno delle dichiarazioni già pronte, scritte, imparate a memoria. Pur sicuro della prontezza e dell’efficacia di questa task force, però, Kramer non può fare a meno di mostrare una punta di apprensione all’idea di assistere a un altro disastro trasmesso in mondovisione: siamo pronti a tutto, dice, «ma speriamo che non succeda niente».