Cose che succedono | Cinema

Netflix produrrà Underworld di Don DeLillo

Dopo Cosmopolis, trasposizione cinematografica dell’omonimo romanzo diretta da David Cronenberg nel 2011 con protagonista Robert Pattinson, e À jamais, film tratto da Body Art, l’ultima delle opere di Don DeLillo a trasferirsi su pellicola sarà Underworld, pubblicato nel 1997, edito invece in Italia da Einaudi nel 1999. Sarà il regista Ted Melfi ad adattare per Netflix il romanzo, considerato tra i più amati dello scrittore statunitense. Se Melfi continua quindi il suo sodalizio con Netflix dopo di Il nido dello storno, presentato al Toronto International Film Festival e con protagonista Melissa McCarthy, Netflix stessa continua il sodalizio con DeLillo, considerando che qualche mese fa Noah Baumbach, regista di Frances Ha e Marriage Story, aveva firmato un accordo di esclusiva con la piattaforma per la produzione dell’adattamento del romanzo di DeLillo Rumore Bianco (in originale White Noise), che dovrebbe vedere tra gli interpreti Adam Driver e Greta Gerwig.

Bestseller e finalista al premio Pulitzer al National Book Award, Underworld ricrea un affresco dell’America post bellica attraverso l’espediente di una palla da baseball: il 3 ottobre 1953 un ragazzo s’intrufola nel Polo Grounds durante lo scontro tra i New York Giants e i Brooklyn Dodgers riuscendo ad accaparrarsi il prezioso cimelio, senza però riuscire a impedire al padre di vendere la palla per pochi dollari. Da qui passerà di mano in mano a diversi personaggi, occasione che serve a De Lillo per descrivere le sensazioni e gli umori degli americani durante la Guerra fredda. Il romanzo è stato nominato dal defunto critico letterario Harold Bloom come una delle poche opere di narrativa americane contemporanee che «ha toccato quello che definirei il sublime».