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Ha inaugurato a Parigi la prima retrospettiva fuori dall’Italia su Luigi Ghirri

14 Febbraio 2019

Da due giorni e fino al prossimo 2 giugno, allo Jeu de Paume di Parigi sarà possibile visitare la prima retrospettiva ospitata da un paese straniero di uno tra i più importanti fotografi italiani del secolo scorso: come segnalato da Lense, ha infatti inaugurato il 12 febbraio Luigi Ghirri. Cartes et territoires, un’antologia di scatti realizzati dal fotografo emiliano nata dalla collaborazione del Museum Folkwang di Essen (dove ha inaugurato il 4 maggio 2018 e si è conclusa il 22 luglio 2018), il Museo Reina Sofía di Madrid (26 settembre 2018 – 7 gennaio 2019) e il Jeu de Paume di Parigi. L’esposizione si concentra sul suo primo decennio di attività, riassunto nel 1979 dalla mostra Vera Fotografia all’università di Parma. Partendo dal racconto di piazze e quartieri modenesi Ghirri ha catturato i cambiamenti apportati dall’uomo al paesaggio, ritraendo case, strade, aziende. Immagini caratterizzate, nelle parole dei curatori, da uno «sguardo attento e affettuoso ai segni del mondo esterno», in grado di testimoniare l’impatto, sulle province italiane, «delle nuove forme abitative, di tempo libero e di pubblicità».

La retrospettiva allo Jeu de Paume è organizzata analogamente alla mostra di quarant’anni fa, «in serie tematiche, dalle mappe alle immagini pubblicitarie, passando per giardini di periferia, spiagge, centri ricreativi, (…), come fossero tanti prismi grazie ai quali avvicinarsi all’opera di questo artista, che osservava “le persone attraverso le immagini”». Sono dunque presenti progetti strutturati come Atlante del 1973 – fotografie di pagine dagli atlanti – e gruppi più eterogenei quali Diaframma 11, 1/125 luce naturale (1970-1979), analisi delle modalità con cui gli uomini fotografavano e venivano fotografati.

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