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La regista della quinta stagione del progetto Crossroads di Giorgio Armani sarà Celine Song Cinque artiste in altrettanti video per parlare di cosa voglia dire trovarsi di fronte a un bivio (e poi scegliere). Nel primo episodio la protagonista è Tecla Insolia.
Una donna australiana è stata “dimenticata” su un’isola durante una crociera ed è morta La donna si sarebbe allontanata durante un'escursione e non avrebbe fatto in tempo a tornare alla nave prima che ripartisse.
Amazon licenzierà 14 mila dipendenti, soprattutto dirigenti che a quanto pare verranno sostituiti dall’AI Non è l'unica multinazionale che ha preso o sta prendendo decisioni simili: entro la fine dell'anno i licenziamenti saranno diverse migliaia.
In una settimana Il mostro è diventata la serie più vista su Netflix in tutto il mondo  In 44 Paesi è in cima alla classifica dei titoli più visti, in 85 figura nella Top Ten: nessun altro si è avvicinato a questi risultati.
Era nell’aria da tempo ma adesso è confermato: ci sarà una reunion dei CSI La prova è un post pubblicato su Instagram da Gianni Maroccolo in cui si vede la band al completo.
È morto James Senese, leggenda della musica napoletana Talentuoso sassofonista dei Napoli Centrale, fondatore del Neapolitan Power, suonò per anni con Pino Daniele.
È morto Mimmo Jodice, uno dei più importanti fotografi italiani Tra i lavori che restano nella storia della fotografia le Vedute di Napoli, la serie Anamnesi e le foto ai capolavori del Museo Archeologico
Al Museo della moda di Anversa si terrà la prima mostra di sempre dedicata agli Antwerp Six La mostra inaugurerà il 28 marzo e rimarrà in cartellone fino al 17 gennaio 2027.

Il MoMA di New York esporrà il primo set di emoji del 1999

27 Ottobre 2016

Oggi il prestigioso Museum of Modern Art di New York ha acquisito i diritti di riproduzione delle prime 176 emoji mai prodotte, opera del web designer Shigetaka Kurita e destinate ai cellulari e cercapersone giapponesi del 1999. A quasi vent’anni di distanza, le emoji hanno fatto parecchia strada, ottenendo fama internazionale a partire dal 2010 – quando hanno fatto la loro prima comparsa nello standard Unicode – e soprattutto dall’anno seguente, quando Apple le ha aggiunte al suo sistema operativo mobile iOs.

emo

«Volevamo iniziare con queste, ma ora non abbiamo intenzione di fermarci», ha fatto sapere Paola Antonelli, l’italiana curatrice del dipartimento architettura e design del MoMA, «questo non è un momento nella storia del museo, è un periodo. E con questa collezione di digital design ci stiamo avvicinando molto alla quotidianità delle persone». Le prime emoji, pur rudimentali e in soli sei colori, portano con sé anche spiegazioni di quelle che usiamo oggi: ad esempio, che bisogno c’è di tutte quelle fasi lunari o di diversi tipi di precipitazioni? Il motivo è che DoCoMo, il principale operatore mobile giapponese dietro al progetto delle emoji primigenie, usava i glifi per inviare previsioni del tempo ai suoi utenti: c’era bisogno di rappresentare più condizioni meteorologiche.

Allo stesso modo, le scarpe, gli hamburger e i bicchieri di Martini erano strumenti di marketing con un obiettivo preciso: guidare il cliente di DoCoMo verso una serie di servizi presenti dove si trovava. Oggi le emoji sono entrate nel mainstream, e come nota la Antonelli «non potremmo mai farne a meno». Il MoMA metterà in mostra il nuovo pezzo della sua collezione sia come wallpaper che come serigrafie nell’atrio del museo. E l’acquisizione verrà presentata ufficialmente la settimana prossima alla fiera Emojicon di San Francisco.

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