Le attiviste che hanno lanciato la zuppa di pomodoro sui Girasoli di Van Gogh hanno compiuto un gesto narrativamente perfetto ma che lascia un dubbio: si può discutere della crisi climatica compiendo azioni così radicali?
È iniziata la campagna per convincere Michelle Obama a candidarsi

Donald Trump ha vinto le elezioni soltanto da poche ore, e molti elettori americani – soprattutto quelli che speravano nella vittoria di una donna, o perlomeno che non vincesse Trump – stanno già proponendo un nuovo candidato a presidente per le prossime elezioni, quelle del 2020: Michelle Obama.
Come riporta il Telegraph, l’ultima first lady è già un trend su Twitter, dove tanti stanno utilizzando l’hashtag #Michelle2020: chi per chiedere una campagna elettorale anticipata, chi per candidarsi come volontario; chi, ancora, mettendo in atto una sorta di tentativo di rimozione psicologica dell’evento di queste ore.
There’s still hope #Michelle2020 pic.twitter.com/muOpA8IyIq
— GDL Students Say… (@GdlStudents) 9 novembre 2016
Hands up if you want to make history in four years’ time… #Michelle2020 #ElectionNight pic.twitter.com/SlFiMJmY8H — Natalie Evans (@NatalieEvans85) 9 novembre 2016
He was our hope for 2016. She’ll be ours for 2020. Let’s think about the future. #ElectionNight #Michelle2020 pic.twitter.com/DXz7ZqNRse — Pikouiky. (@Pikouiky) 9 novembre 2016
A message of hope#ElectionNight #Michelle2020 pic.twitter.com/DYp1Atqdl9 — Dries Allaert (@3_esse) 9 novembre 2016
In realtà, l’ipotesi Michelle Obama non è nuova: ne aveva già parlato anche il Washington Post nel luglio scorso, ricordando come lei avesse sempre negato la sua disponibilità, seguita a ruota dal marito che aveva detto: «Ci sono soltanto tre cose certe nella vita: la morte, le tasse e Michelle che non si candiderà per le elezioni presidenziali». Ovviamente può sempre cambiare idea e in quel caso – almeno stando ai social media, che le hanno già preparato alcuni possibili poster elettorali – in molti sarebbero pronti a votarla.


Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.