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20:17 mercoledì 3 dicembre 2025
L’ansia da Spotify Wrapped è talmente grave che migliaia di persone hanno creduto a una bufala su una versione modificabile disponibile a pagamento Evidentemente, quella di scoprire di avere dei brutti gusti musicali scorrendo il proprio Wrapped è una paura più diffusa di quanto ci si immagini.
Jafar Panahi ha detto che dopo gli Oscar tornerà in Iran e andrà di nuovo in carcere Mentre era a New York per una premiazione, ha scoperto di essere stato condannato a un anno di carcere per «attività di propaganda».
Secondo Cahiers du Cinéma il film dell’anno è un documentario su un torero peruviano Un film che, per la redazione di Cahiers, è meglio anche di Una battaglia dopo l'altra di Paul Thomas Anderson, secondo in classifica.
La pagina Wikipedia più letta nel 2025 è stata quella di Charlie Kirk Con 45 milioni di visualizzazioni, la pagina dedicata a Kirk ha superato quelle di Trump, del Papa, di Musk, di Mamdani e pure di Superman.
Il nuovo trend di TikTok sono i video anti immigrazione generati con l’AI Milioni di visualizzazioni per video apertamente razzisti e chiaramente falsi che incolpano i migranti di crimini che non sono mai avvenuti.
In Cina le persone stanno andando a vedere Zootropolis 2 insieme ai loro cani e gatti Alcuni cinema cinesi hanno organizzato proiezioni pet friendly per vedere il film Disney con i propri animali domestici.
Anche stavolta il premio di Designer of the Year l’ha vinto Jonathan Anderson È la terza volta consecutiva, stavolta ha battuto Glenn Martens, Miuccia Prada, Rick Owens, Martin Rose e Willy Chavarria.
L’Oms ha detto che i farmaci come Ozempic dovrebbero essere disponibili per tutti e non solo per chi può permetterseli Secondo l'Organizzazione mondiale della sanità, in futuro bisognerà garantire l'accesso a questi farmaci a chiunque ne abbia bisogno.

Se volete leggere tutto il Manifesto di Ventotene, è scaricabile dal sito del Senato

Così capirete se questa Europa è la vostra oppure no, come ha detto Giorgia Meloni alla Camera.

20 Marzo 2025

«Non so se questa è la vostra Europa ma certamente non è la mia», ha detto la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni alla Camera dei Deputati, dopo aver letto degli stralci del Manifesto di Ventotene scritto nel 1941 da Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi con il contributo di Eugenio Colorni. «La rivoluzione europea, per rispondere alle nostre esigenze, dovrà essere socialista». «La proprietà privata deve essere abolita, limitata, corretta, estesa caso per caso». «Nelle epoche rivoluzionarie, in cui le istituzioni non debbono già essere amministrate, ma create, la prassi democratica fallisce clamorosamente». Queste le parti del Manifesto che Meloni ha letto, in un discorso in cui accusava coloro che in questi giorni hanno fatto richiamo allo spirito di Ventotene di «non averlo mai letto», il Manifesto. Che non lo abbiate mai letto o che vogliate dare una ripassata, si trova qui, disponibile in Pdf sul sito del Senato della Repubblica.

Il discorso di Meloni rientra in una più ampia polemica che prosegue dal giorno in cui la Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha annunciato il piano ReArm Europe, che prevede una serie di iniziative tutte volte, da qui al 2030, a rafforzare le difese militari degli Stati membri dell’Unione. Secondo il piano (la cifra investita sarebbe di 800 miliardi di euro), gli Stati possono anche decidere di spostare in spese militari i fondi di coesione, iniziativa alla quale Meloni si è già detta contraria. L’opposizione di Meloni a ReArm Europe è stata ovviamente oggetto di polemiche: chi, appunto, la accusa di allontanare l’Italia dall’Europa, chi sostiene che stia sottovalutando la minaccia russa, chi ritiene la Premier faccia ancora troppo affidamento su un’alleanza atlantica mai così fragile come da quando Trump è tornato alla Casa Bianca.

La seduta della Camera in cui Meloni ha pronunciato quella frase – «Non so se questa è la vostra Europa ma certamente non è la mia» – è stata interrotta a causa dei disordini scoppiati a causa della frase stessa, ovazioni degli alleati di governo (soprattutto dei deputati della Lega, partito tra quelli che più accanitamente si sono espressi contro il riarmo) e proteste delle opposizioni. Meloni non era presente alla Camera alla ripresa dei lavori: dopo un pranzo al Quirinale con il Presidente Mattarella, è partita per Bruxelles. L’ultimo commento lo ha lasciato sui social: sull’accaduto ha scritto «giudicate voi».

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