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09:24 lunedì 22 dicembre 2025
Di Digger di Alejandro G. Iñárritu non sappiamo ancora niente, tranne che un Tom Cruise così strano e inquietante non si è mai visto La trama della nuova commedia di Iñárritu resta avvolta dal mistero, soprattutto per quanto riguarda il ruolo da protagonista di Tom Cruise.
C’è un’estensione per browser che fa tornare internet com’era nel 2022 per evitare di dover avere a che fare con le AI Si chiama Slop Evader e una volta installata "scarta" dai risultati mostrati dal browser tutti i contenuti generati con l'intelligenza artificiale.
Kristin Cabot, la donna del cold kiss-gate, ha detto che per colpa di quel video non trova più lavoro e ha paura di uscire di casa Quel video al concerto dei Coldplay in cui la si vedeva insieme all'amante è stata l'inizio di un periodo di «puro orrore», ha detto al New York Times.
I Labubu diventeranno un film e a dirigerlo sarà Paul King, il regista di Paddington e Wonka Se speravate che l'egemonia dei Labubu finisse con il 2025, ci dispiace per voi.
Un reportage di Vanity Fair si è rivelato il colpo più duro inferto finora all’amministrazione Trump Non capita spesso di sentire la Chief of Staff della Casa Bianca definire il Presidente degli Stati Uniti una «alcoholic’s personality», in effetti.
Il ministero del Turismo l’ha fatto di nuovo e si è inventato la «Venere di Botticelli in carne e ossa» come protagonista della sua nuova campagna Dopo VeryBello!, dopo Open to Meraviglia, dopo Itsart, l'ultima trovata ministeriale è Francesca Faccini, 23 anni, in tour per l'Italia turistica.
LinkedIn ha lanciato una sua versione del Wrapped dedicata al lavoro ma non è stata accolta benissimo dagli utenti «Un rituale d'umiliazione», questo uno dei commenti di coloro che hanno ricevuto il LinkedIn Year in Review. E non è neanche uno dei peggiori.
C’è una specie di cozza che sta invadendo e inquinando i laghi di mezzo mondo Si chiama cozza quagga e ha già fatto parecchi danni nei Grandi Laghi americani, nel lago di Ginevra e adesso è arrivata anche in Irlanda del Nord.

Se volete leggere tutto il Manifesto di Ventotene, è scaricabile dal sito del Senato

Così capirete se questa Europa è la vostra oppure no, come ha detto Giorgia Meloni alla Camera.

20 Marzo 2025

«Non so se questa è la vostra Europa ma certamente non è la mia», ha detto la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni alla Camera dei Deputati, dopo aver letto degli stralci del Manifesto di Ventotene scritto nel 1941 da Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi con il contributo di Eugenio Colorni. «La rivoluzione europea, per rispondere alle nostre esigenze, dovrà essere socialista». «La proprietà privata deve essere abolita, limitata, corretta, estesa caso per caso». «Nelle epoche rivoluzionarie, in cui le istituzioni non debbono già essere amministrate, ma create, la prassi democratica fallisce clamorosamente». Queste le parti del Manifesto che Meloni ha letto, in un discorso in cui accusava coloro che in questi giorni hanno fatto richiamo allo spirito di Ventotene di «non averlo mai letto», il Manifesto. Che non lo abbiate mai letto o che vogliate dare una ripassata, si trova qui, disponibile in Pdf sul sito del Senato della Repubblica.

Il discorso di Meloni rientra in una più ampia polemica che prosegue dal giorno in cui la Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha annunciato il piano ReArm Europe, che prevede una serie di iniziative tutte volte, da qui al 2030, a rafforzare le difese militari degli Stati membri dell’Unione. Secondo il piano (la cifra investita sarebbe di 800 miliardi di euro), gli Stati possono anche decidere di spostare in spese militari i fondi di coesione, iniziativa alla quale Meloni si è già detta contraria. L’opposizione di Meloni a ReArm Europe è stata ovviamente oggetto di polemiche: chi, appunto, la accusa di allontanare l’Italia dall’Europa, chi sostiene che stia sottovalutando la minaccia russa, chi ritiene la Premier faccia ancora troppo affidamento su un’alleanza atlantica mai così fragile come da quando Trump è tornato alla Casa Bianca.

La seduta della Camera in cui Meloni ha pronunciato quella frase – «Non so se questa è la vostra Europa ma certamente non è la mia» – è stata interrotta a causa dei disordini scoppiati a causa della frase stessa, ovazioni degli alleati di governo (soprattutto dei deputati della Lega, partito tra quelli che più accanitamente si sono espressi contro il riarmo) e proteste delle opposizioni. Meloni non era presente alla Camera alla ripresa dei lavori: dopo un pranzo al Quirinale con il Presidente Mattarella, è partita per Bruxelles. L’ultimo commento lo ha lasciato sui social: sull’accaduto ha scritto «giudicate voi».

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