Un nuovo modo di andare al cinema si è diffuso negli ultimi anni nelle città: proprio quando si pensava che multisala e piattaforme non avrebbero lasciato spazio, si sono affermati piccoli cinema di quartiere.
Da McDonald’s sempre più adulti ordinano l’Happy Meal perché il menù normale costa troppo
Secondo quanto riportato dalla società di ricerche di mercato Circana nel 2024 gli americani hanno ordinato il 28 per cento in più di Happy Meal rispetto al 2019. È un cambiamento interessante perché descrive bene la situazione negli Stati Uniti: prima di tutto il modo in cui l’inflazione continua a pesare sui consumatori, mettendo sotto pressione i bilanci familiari, e quindi la ricerca di soluzioni più economiche quando si mangia fuori casa. E poi c’è l’aumento di abitudini alimentari più sane, in parte dovuto al successo e alla diffusione dell’Ozempic, che come spinge gli adulti verso porzioni più piccole, come quelle, appunto, pensate per i bambini. Il Wall Street Journal ha dedicato all’argomento un lungo articolo, riportando le testimonianze di diversi fedelissimi dei menù bambini. Tra questi c’è una tiktoker che pensa che le porzioni normali siano troppo abbondanti (beata lei) e negli anni si è specializzata nelle recensioni di pasti per bambini arrivando a definirsi una “kids meal connoiseur” (se guardate il suo profilo vedrete che ne ha pubblicate più di 200).
Un nuovo modo di andare al cinema si è diffuso negli ultimi anni nelle città: proprio quando si pensava che multisala e piattaforme non avrebbero lasciato spazio, si sono affermati piccoli cinema di quartiere.
Non è più un semplice gesto culturale: il recente caso Radiohead mostra come il live sia diventato oggetto di culto, tra mercificazione dell’accesso, partecipazione trasformata in status, crisi di panico e di pianto.