Le attiviste che hanno lanciato la zuppa di pomodoro sui Girasoli di Van Gogh hanno compiuto un gesto narrativamente perfetto ma che lascia un dubbio: si può discutere della crisi climatica compiendo azioni così radicali?
Mary Tyler Moore: a Minneapolis il monumento della sigla tv

Mary Tyler Moore, l’attrice morta il 25 gennaio a 80 anni, è conosciuta soprattutto per due cose. Il film Gente comune di Robert Redford, grazie al quale viene candidata all’Oscar e in cui interpreta il ruolo di una madre depressa per la morte di suo figlio e, incapace di affrontare la sindrome da stress traumatico del secondo, proprio nello stesso anno in cui suo figlio morì accidentalmente con un colpo di arma da fuoco. Ma è probabilmente il Mary Tyler Moore Show che l’ha fatta diventare un volto noto anche nell’Italia degli anni Ottanta.

La storia è quella di una produttrice tv single che si trasferisce a Minneapolis per un nuovo lavoro in una emittente locale, una “newsroom sitcom” che vinse molti Emmy e fu considerata una specie di simbolo pop delle battaglia per la parità. Nell’ultima scena della famosissima sigla si vede l’attrice lanciare il suo cappello in aria e proprio questo frame, nel 2002, spinse l’amministrazione di Minneapolis a commissionare una statua in bronzo che la raffigurasse, come se il personaggio del telefilm fosse una specie di eroe locale. La statua è stata posizionata esattamente all’incrocio in cui è stata girata la scena e, come riporta Atlas Obscura, porta una targhetta è stato riportato un verso – «Who can turn the world on with her smile?» – di “Love is All Around” di Sonny Curtis, la canzone che accompagna le immagini.


Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.