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08:38 domenica 11 maggio 2025
È stata appena lanciata Watermelon+, una piattaforma streaming dedicata al cinema palestinese Tanti dei migliori film palestinesi prodotti negli ultimi anni, quasi mai arrivati nelle sale italiane, adesso disponibili in streaming.
Pope Crave ha dato la notizia della fumata bianca prima di Vatican News L'account di meme ha dato l'Habemus Papam con ben quattro minuti di anticipo rispetto al profilo ufficiale del Vaticano.
È Papa da neanche 24 ore ma Leone XIV è già riuscito a far arrabbiare i trumpiani Perché in passato ha espresso delle cattolicissime opinioni sull'immigrazione, ma soprattutto perché ha osato criticare JD Vance.
Tommy Cash ha fatto un remix di “Espresso Macchiato” assieme a Tony Effe Esce il 9 maggio a mezzanotte e sarà l'ultimo atto della vacanza italiana di Cash prima di partire per l'Eurovision.
Blossoms Shanghai, la prima e unica serie tv diretta da Wong Kar-wai, arriverà in streaming su Mubi Dopo due anni dall'uscita in Cina, finalmente potremo vederla anche noi.
Anche Netflix vuole essere TikTok e lancia il feed per vedere film e serie in formato verticale Permetterà di scrollare tra clip e trailer dall’app su smartphone, alla ricerca di qualcosa da guardare. 
Quella di Timothée Chalamet ai David è stata davvero una pessima serata E dire che l'attore ha pure saltato il Met Gala per partecipare alla premiazione, assieme alla fidanzata Kylie Jenner.
Con Vermiglio, Maura Delpero è diventata la prima donna a vincere il David di Donatello per la Miglior regia E il suo si è confermato il film italiano dell'anno, portandosi a casa ben sette statuette.

I marchi che sono falliti nell’ultimo decennio

13 Dicembre 2019

Nell’ultimo decennio abbiamo assistito a cambiamenti profondi che hanno attraversato diverse industrie, da quella dell’intrattenimento televisivo e cinematografico alla musica – modificate per sempre dall’avvento dello streaming – a quella della moda, che ha molto faticato per adeguarsi ai ritmi imposti dal digitale. Così negli ultimi dieci anni molti marchi popolarissimi, che avevano alle spalle una lunga storia di successo, hanno dapprima incontrato periodi di buio e difficoltà, per poi fallire definitivamente in quella che è stata definita “l’Apocalisse del retail”. Vox ha stilato un elenco dei marchi americani che hanno smesso di esistere nel corso di questi dieci anni.

Tra i primi c’è American Apparel, che ha conquistato il cuore degli adolescenti con le sue campagne pubblicitarie politicamente scorrette, e che dal 2008 ha iniziato a registrare perdite per milioni di dollari. È fallita nel maggio del 2017, dopo una brutta storia che aveva coinvolto il fondatore Dov Charney. «Potevo sempre andare da American Apparel e prendere tutto ciò di cui avevo bisogno», scrive Emily Gould. «I modelli e gli impiegati del negozio emanavano una sensualità porno anni ’70, con calzettoni a righe e pantaloncini da corsa, che sembrava in qualche modo innocente. È una cosa che mi manca ogni giorno». Sono falliti anche Avenue con il suo «abbigliamento troppo eccentrico», il marchio californiano di fast fashion Charlotte Russe, la catena di grandi magazzini Bon-Ton, la Columbia Record House specializzata nella vendita di cassette e apparecchi musicali e la società rivenditrice di libri e musica Borders e la catena di scarpe Payless.

Nulla racconta meglio la fine di un’epoca, però, che la parabola di Blockbuster. Il colosso americano del noleggio di VHS e DVD, leader mondiale negli anni Novanta e fino ai primi del Duemila, ha dichiarato fallimento nel 2010. Il marchio aveva migliaia di punti vendita nel mondo, ma oggi ne è rimasto solo uno, a Bend, anonima cittadina di 50 mila anime dell’Oregon. «Come tutti gli altri, avevo più o meno smesso di recarmi da Blockbuster molto prima che la società dichiarasse bancarotta», scrive Linsday King Miller. «Tuttavia, quando mi sono resa conto che al suo posto avrebbe aperto un gigantesco negozio di telefonia e new tech, mi è venuto da piangere». Alla lista si potrebbe aggiungere Forever21, che ha dichiarato bancarotta lo scorso settembre.

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