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Che cos’è il Manhattanhenge che sta facendo impazzire i newyorchesi

Martedì 30 maggio i newyorchesi si sono ritrovati in strada per assistere a uno spettacolo naturale-urbano visibile soltanto due volte l’anno: il Manhattanhenge, ovvero il momento in cui il sole calante al tramonto si “incastra” perfettamente tra le linee dei grattacieli della città. Il nome Manhattanhenge, come spiega Bbc, è un’invenzione dell’astrofisico Neil deGrasse Tyson, che lo usò per la prima volta nel 1997. Ha detto che la vista del cielo al tramonto incorniciato dai grattacieli newyorchesi gli faceva in mente Stonehenge, in particolare certe foto di quest’ultimo scattate durante i solstizi, quando il sole si allinea con i megaliti. Dopo aver visitato Stonehenge da bambino, deGrasse Tyson ha raccontato di essere rimasto profondamente colpito dall’effetto emotivo che le immagini del sole possono avere sulla mente, sulla cultura e sulla civiltà umana, e quindi ha deciso di provare a “regalare” a New York un evento simile a quello del quale lui era stato spettatore in Inghilterra.

Ogni volta il Manhattanhenge attira migliaia di curiosi, sia tra i turisti che tra gli abitanti della città, che si fermano per le strade nel tentativo di scattare una foto. Il fenomeno si verifica, come detto, ogni due anni, nel mese di maggio e in quello di luglio, tre settimane prima e tre settimane dopo il solstizio d’estate. Ogni volta, il Manhattanhenge dura due giorni consecutivi. Esiste anche una versione invernale e contraria del fenomeno, con protagonista il sole dell’alba. New York, tra l’altro, non è nemmeno l’unica città del Nord America in qui si verifichino questi «henge phenomena», come sono stati ribattezzati. Succede in tutte le città che abbiano grattacieli di una certa altezza e una griglia di strade lunghe e dritte: eventi simili si verificano dunque anche a Chicago, Montreal e Toronto.