Le attiviste che hanno lanciato la zuppa di pomodoro sui Girasoli di Van Gogh hanno compiuto un gesto narrativamente perfetto ma che lascia un dubbio: si può discutere della crisi climatica compiendo azioni così radicali?
L’uomo che aggiunge i suoni ai film di Hollywood


Nel primo episodio della quarta stagione di Breaking Bad, una delle serie Tv più fortunate della nostra epoca, l’impensabile boss della droga Gustavo “Gus” Fring entra nel laboratorio dove i suoi due cuochi di metanfetamine, Walter White e Jesse Pinkman, sono in attesa di riceverlo. Scendendo sulle scale di metallo che portano al livello inferiore, le scarpe di Gus producono un clangore ritmato. Poi arriva di sotto e si infila la tuta di protezione, con un suono di zip che si chiude appena percettibile. Evitando gli spoiler, la scena si conclude con un’immagine forte, che non può altro che oscurare gli input uditivi di cui sopra.
Ciò che forse non sapete è che questi suoni, in questa come in altre scene sparse per le produzioni di Hollywood e non, non erano presenti nella registrazione originale: sono stati aggiunti in post-produzione con una tecnica molto nota nel settore e praticamente sconosciuta al grande pubblico. Si chiama Foley e consiste, per l’appunto, nel riprodurre suoni che aiutano a rendere più “autentiche” le scene di film e serie Tv. Nel caso sopracitato di Breaking Bad il tecnico responsabile del clangore delle scale e del fruscio della zip si chiama Gregg Barbanell, e oltre alla serie di Vince Gilligan si è occupato, tra gli altri, dei suoni di Little Miss Sunshine e The Walking Dead.
L’aspetto più interessante del Foley è che, diversamente dagli altri tecnici del suono, i suoi adepti non si affidano a librerie pre-registrate, ma “suonano” live gli effetti di cui necessitano le produzioni, in un’opera che dipende molto dalle capacità di improvvisazione e dalla creatività. Priceonomics, raccontando la storia personale di Barbanell, approfondisce questo mestiere curioso e affascinante, fatto di intuizioni analogiche in un settore dove tech e digitale ormai giocano un ruolo da protagonisti.

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.