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La chiusura della più famosa sauna di Bruxelles è un grosso problema per la diplomazia internazionale A Bruxelles tutti amano la sauna nella sede della rappresentanza permanente della Finlandia. Che ora però resterà chiusa almeno un anno.
C’è un cardinale che potrebbe non partecipare al conclave perché non si riesce a capire quando è nato Philippe Nakellentuba Ouédraogo, arcivescovo emerito di Ouagadougou, capitale del Burkina Faso, ha 80 anni o 79? Nessuno riesce a trovare la risposta.
La Corte europea ha vietato ai super ricchi di comprarsi la cittadinanza maltese Per la sorpresa di nessuno, si è scoperto che vendere "passaporti d'oro" non è legale.
Una nuova casa editrice indipendente pubblicherà soltanto libri scritti da maschi Tratterà temi come paternità, mascolinità, sesso, relazioni e «il modo in cui si affronta il XXI secolo da uomini».

Livestream dall’apocalisse

10 Gennaio 2013

Ma come, non era il 21/12/2012 e non l’avevamo scampata liscia? Beh, in un certo senso: quella era UNA apocalisse. Ma si sa, il melodramma umano non conosce limiti e allora possiamo già segnare un’altra data sul calendario della fine del mondo. Tale data dovrebbe essere il 13 aprile 2036, ma questa volta non per colpa di Maya o strani calcoli astrali: un asteroide, di nome Apophis (99942 Apophis, per la precisione) sfiorerà i cieli terrestri e lascerà tutti con il fiato sospeso per quella singola, remota possibilità di impatto (va da sé, disastroso).

La storia, in brevissimo: Apophis (diametro 325 metri) fu individuato nel giugno 2004, e in seguito a errati calcoli si stimò la possibilità percentuale di una collisione con il pianeta Terra al 2,7% (che non è poco, ma è tanto, straordinariamente tanto). Si rifecero i calcoli, e si scoprì con un sospiro di sollievo che non c’era nulla di cui preoccuparsi: ma una possibilità rimane. Ovvero, in seguito al passaggio del 2029, Apophis rischia di deviare la sua traiettoria ed entrare in risonanza orbitale con la Terra. Questo porterebbe a un impatto nel 2036.

Nel 2008, dopo varie analisi radar, doppler e ottiche, si è stabilita la possibilità di collisione su valori di nuovo estremamente ridotti, vale a dire 0,0022% prima e 0,0004 poi (1 possibilità su 250.000).

Nell’attesa, è possibile guardare Apophis pascolare nello spazio intorno alla terra attraverso il Virtual Telescope Project o o attraverso il sito Slooth Space Telescope, che proporranno un livestream del passaggio dell’asteroide (a 9 milioni di miglia circa) il 21 gennaio (a dire la verità è passato anche oggi, ma a causa delle nubi lo “spettacolo” live è stato rimandato). Aspettando, come sempre, il 2036 per la prossima apocalisse.

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