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10:43 mercoledì 5 novembre 2025
Nel suo discorso dopo la vittoria alle elezioni, il neosindaco di New York Zohran Mamdani ha sfidato Donald Trump Nelle prime dichiarazioni pubbliche e social, il neosindaco ha anche ribadito la promessa di ridisegnare NY a misura di migranti e lavoratori.
Ogni volta che va a New York, Karl Ove Knausgård ha un carissimo amico che gli fa da cicerone: Jeremy Strong E viceversa: tutte le volte che l'attore si trova a passare da Copenaghen, passa la serata assieme allo scrittore.
È uscito il trailer di Blossoms, la prima serie tv di Wong Kar-Wai che arriva dopo dodici anni di silenzio del regista Negli Usa la serie uscirà il 24 novembre su Criterion Channel, in Italia sappiamo che verrà distribuita su Mubi ma una data ufficiale ancora non c'è.
È morta Diane Ladd, attrice da Oscar, mamma di Laura Dern e unica, vera protagonista femminile di Martin Scorsese Candidata tre volte all'Oscar, una volta per Alice non abita più qui, le altre due volte per film in cui recitava accanto alla figlia.
L’attore e regista Jesse Eisenberg ha detto che donerà un rene a un estraneo perché gli va e perché è giusto farlo Non c'è neanche da pensarci, ha detto, spiegando che a dicembre si sottoporrà all'intervento.
A Parigi c’è una mensa per aiutare gli studenti che hanno pochi soldi e pochi amici Si chiama La Cop1ne e propone esclusivamente cucina vegetariana, un menù costa 3 euro.
Il Premier australiano è stato accusato di antisemitismo per aver indossato una maglietta dei Joy Division Una deputata conservatrice l’ha attaccato sostenendo che l’iconica t-shirt con la copertina di Unknown Pleasures sia un simbolo antisemita.
Lo scorso ottobre è stato uno dei mesi con più flop al botteghino nella storia recente del cinema In particolare negli Stati Uniti: era dal 1997 che non si registrava un simile disastro.

LinkedIn? È ancora meglio Facebook

10 Ottobre 2011

Essere attivi sul web è un’ottimo modo per trovare lavoro, oramai da anni. Il sito Potentialpark, nato nell’ormai lontano 2002, lo sa bene, e sa anche bene come sfruttare appieno le potenzialità della rete nello scovare talenti, dal momento che è uno dei leader mondiali in questo settore. I tipi di Potentialpark hanno recentemente condotto uno studio sul diverso modo di ricercare il personale tra il più grande social network esistente, Facebook, e il più settoriale e specifico LinkedIn, lanciato nel 2003.

Le conclusioni dello studio non sono ancora state pubblicate, ma quelli di mashable.com sono riusciti a contattare Potentialpark, che ha fornito qualche anticipazione. In generale, la tendenza dice che i datori di lavoro preferiscono “pescare” da Facebook, ma che i candidati la pensano diversamente, anzi il social di Zuckerberg li spaventa, se si parla di recruiting.
I motivi? La privacy, innanzitutto.

Mashable ha intervistato svariati professionisti nel campo delle risorse umane, stilando successivamente una lista di sette motivi per i quali è preferibile pescare da Facebook piuttosto che da LinkedIn. La lista è qui, dateci un’occhiata, potrebbe – forse – tornarvi utile.

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