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20:16 venerdì 19 dicembre 2025
Di Digger di Alejandro G. Iñárritu non sappiamo ancora niente, tranne che un Tom Cruise così strano e inquietante non si è mai visto La trama della nuova commedia di Iñárritu resta avvolta dal mistero, soprattutto per quanto riguarda il ruolo da protagonista di Tom Cruise.
C’è un’estensione per browser che fa tornare internet com’era nel 2022 per evitare di dover avere a che fare con le AI Si chiama Slop Evader e una volta installata "scarta" dai risultati mostrati dal browser tutti i contenuti generati con l'intelligenza artificiale.
Kristin Cabot, la donna del cold kiss-gate, ha detto che per colpa di quel video non trova più lavoro e ha paura di uscire di casa Quel video al concerto dei Coldplay in cui la si vedeva insieme all'amante è stata l'inizio di un periodo di «puro orrore», ha detto al New York Times.
I Labubu diventeranno un film e a dirigerlo sarà Paul King, il regista di Paddington e Wonka Se speravate che l'egemonia dei Labubu finisse con il 2025, ci dispiace per voi.
Un reportage di Vanity Fair si è rivelato il colpo più duro inferto finora all’amministrazione Trump Non capita spesso di sentire la Chief of Staff della Casa Bianca definire il Presidente degli Stati Uniti una «alcoholic’s personality», in effetti.
Il ministero del Turismo l’ha fatto di nuovo e si è inventato la «Venere di Botticelli in carne e ossa» come protagonista della sua nuova campagna Dopo VeryBello!, dopo Open to Meraviglia, dopo Itsart, l'ultima trovata ministeriale è Francesca Faccini, 23 anni, in tour per l'Italia turistica.
LinkedIn ha lanciato una sua versione del Wrapped dedicata al lavoro ma non è stata accolta benissimo dagli utenti «Un rituale d'umiliazione», questo uno dei commenti di coloro che hanno ricevuto il LinkedIn Year in Review. E non è neanche uno dei peggiori.
C’è una specie di cozza che sta invadendo e inquinando i laghi di mezzo mondo Si chiama cozza quagga e ha già fatto parecchi danni nei Grandi Laghi americani, nel lago di Ginevra e adesso è arrivata anche in Irlanda del Nord.

Quali sono i libri da cui sono tratti i film candidati agli Oscar 2024?

21 Febbraio 2024

Nei giorni in cui Povere creature! di Yorgos Lanthimos è nelle sale, il libro di Alasdair Gray (pubblicato in Italia da Safarà, tradotto da Sara Caraffini) galleggia sorprendentemente nei primi posti delle classifiche dei più venduti, tra un’autobiografia di Paola & Chiara, l’ultimo Fabio Volo e storione d’amore a puntate. È il più famoso tra i libri da cui, recentemente, sono stati tratti film di successo e che, nello specifico, saranno candidati ai prossimi Oscar. È un caso raro di libro sperimentale ed estremamente letterario che ottiene un successo commerciale, anche se trainato dal film. Il romanzo di Gray è raccontato come il diario di Archibald McCandless, e il film racconta la stessa storia, al netto delle molte libertà che il regista greco si prende.

Anche Killers of the Flower Moon (nominato per le categorie di Miglior film, Miglior regista, Migliore attrice protagonista, Miglior attore non protagonista e altri sei titoli) è tratto da un libro. Si chiama come il film e l’ha scritto nel 2017 David Grann. C’è un sottotitolo in più: “The Osage Murder and the Birth of the FBI”. Questa parte sul Bureau investigativo è poco presente nel film di Scorsese, ma aggiungere un altro arco narrativo alle tre ore di pellicola non sarebbe forse stata un’ottima idea. In Italia è stato pubblicato da Corbaccio, e si chiama Gli assassini della terra rossa (traduzione di Francesco Zago).

Un altro grande protagonista degli Oscar sarà Oppenheimer: Miglior film, Miglior regista, Miglior attore protagonista, Miglior attore non protagonista, Miglior attrice non protagonista, e via così fino a undici nomination. Il libro originale si chiama American Prometheus: The Triumph And Tragedy of J. Robert Oppenheimer ed è stato scritto da Kai Bird e Martin J. Sherwin. Non è nuovo: ha vinto il Pulitzer nel 2006, 18 anni fa. In Italia lo pubblica Garzanti, si chiama più semplicemente Oppenheimer. Trionfo e caduta dell’inventore della bomba atomica, ed è stato tradotto da Alfonso Vinassa de Regny.

Oltre a questi tre pezzi grossi, ci sono cinque libri in qualche modo candidati agli Oscar. Il colore viola, di Alice Walker, è alla base della sceneggiatura del musical di Blitz Bazawule, in cui Danielle Brooks è candidata come miglior attrice non protagonista. Una storia di violenza, razzismo, sesso e “sorellanza” ambientata nella Georgia rurale dei primi anni del Novecento, in Italia lo pubblica Sur con la traduzione di Andreina Lombardi Bom.

La zona d’interesse, candidato a Miglior film, Miglior regista, Miglior film internazionale, Miglior sceneggiatura non originale e Miglior sonoro, è il film di Jonathan Glazer tratto dall’omonimo libro di Martin Amis, e ci sono certe differenze sostanziali (il film, in effetti, è “liberamente ispirato”) ma la storia che si narra è sempre quella di Rudolf Höss, Kommandant del campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau. In Italia, come tutto Amis, lo fa Einaudi (traduzione di Maurizio Balmelli).

Poi c’è American Fiction di Cord Jefferson, anche questo con cinque nomination, che è tratto dal romanzo Erasure, scritto nel 2001 da Percival Everett. Una storia letteraria (e meta-letteraria) di uno scrittore afro-americano che ottiene un enorme successo “tradendo” in qualche modo la sua storia, in Italia l’ha pubblicato nel 2007 Instar, nella traduzione di Marco Bosonetto. Al momento è fuori catalogo. L’opera di Everett, per il resto, si divide tra La Nave di Teseo e Nutrimenti.

Nyad è invece la storia di Diana Nyad, la prima donna a nuotare per 53 ore senza gabbia anti-squali tra Cuba e la Florida. Il libro originale si chiama Find A Way ed è proprio il memoir di Diana Nyad. In Italia, per ora, è inedito.

Infine, un film d’animazione – nominato, indovinate? Come miglior film d’animazione, esatto. Si chiama Nimona, parla di un cattivissimo (Lord Ballister Cuorenero) che cambia forma a piacimento (uomo e animale) e vuole rovesciare il regno medieval-futuristico in cui è ambientato. Sulla sua strada troverà la piccola Nimona. Il graphic novel è di ND Stevenson e l’ha pubblicato Bao Publishing.

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