Hype ↓
21:44 mercoledì 3 settembre 2025
Trieste è piena di turisti delle crociere che non possono attraccare a Venezia e quindi li scaricano a Trieste Le persone fanno un giro in città e poi prendono l'autobus. Per Venezia.
I Radiohead hanno annunciato un nuovo tour che farà tappa anche in Italia Arriveranno a Bologna, a novembre. I biglietti saranno disponibili solo registrandosi prima sul sito della band dal 5 al 7 settembre.
Alla grande parata militare di Xi Jinping in Cina hanno partecipato anche dei soldati-lupi-robot Hanno sostituito i loro predecessori, i cani-robot, che evidentemente non hanno soddisfatto i generali cinesi.
Shein ha usato un modello AI uguale a Luigi Mangione in una pubblicità ma ha dovuto rimuoverla subito È durata poco, molto poco, la prima volta di Luigi Mangione come testimonial di una multinazionale (a sua insaputa).
Sulla Global Sumud Flotilla c’è anche la scrittrice Naoise Dolan «Qualunque cosa accada sulla barca non potrà causarmi più disperazione di quanta ne provocherebbe il non fare nulla», ha detto.
Chloe Malle è la nuova direttrice di Vogue Us Figlia dell'attrice Candice Bergen e del regista francese Louis Malle, dal 2023 era direttrice del sito di Vogue, dove lavora da 14 anni.
Anche la più importante associazione di studiosi del genocidio del mondo dice che quello che sta avvenendo a Gaza è un genocidio L'International Association of Genocide Scholars ha pubblicato una risoluzione in cui condanna apertamente Israele.
La standing ovation più lunga di Venezia l’ha presa The Rock Per il suo ruolo in The Smashing Machine, il biopic sul lottatore Mark Kerr diretto da Benny Safdie.

L’Egitto non è solo Tahrir

Ieri e oggi la prima tornata elettorale. Che secondo alcuni è una vittoria per i generali al potere

29 Novembre 2011

Qualcuno l’ha chiamata una farsa, qualcun altro “democrazia in azione,” altri ancora guerra di logoramento per sfiancare la nazione. Ieri e oggi, per la prima volta dopo la caduta del padre-padrone Hosni Mubarak, gli egiziani si sono recati alle urne in quelle che sarebbero dovute passare come le prime elezioni democratiche dell’Egitto, ma che… be’, il punto è che per sapere se si tratti di una presa per i fondelli o di un passo avanti è ancora troppo presto.

Da mettere in chiaro, come prima cosa, che queste elezioni non decideranno chi governerà l’Egitto. Quelle di ieri e oggi non sono che il primo round di una tornata elettorale che si concluderà (presumibilmente) in marzo e che serve a eleggere i membri dell’Assemblea nazionale, equivalente del Parlamento. Il Consiglio Supremo delle Forze Armate (per gli amici “Scaf”) che dallo scorso febbraio ha preso il potere, formalmente ad interim, ha scelto di dilazionare il voto sia su base geografica – prima il Cairo e le altre grandi città, poi le province – sia in base alla camera – prima si scelgono i semplici deputati, poi i membri della “Shura,” cioè i senatori.

Secondo molti osservatori si tratta di una strategia per fiaccare l’anima dei manifestanti di piazza Tahrir. Il popolo che ha deposto Mubarak lo scorso inverno e che in queste settimane è tornato in piazza per chiedere le dimissioni dello Scaf, che vedono nei generali la continuazione del regime che fu di Mubarak, e che prima ancora era stato di altri dittatori sostenuti dalle Forze Armate. Negli scontri di novembre a Tahrir sono morte almeno quaranta persone.

Inoltre, almeno in una prima fase, l’Assemblea nazionale non avrà molti poteri. Il potere esecutivo, appunto, sta nelle mani dello Scaf – e ci rimarrà almeno fino a giugno 2012, quando sono previste le elezioni presidenziali, ammesso che tutto vada liscio. Certo, compito dell’Assemblea nazionale sarà riscrivere la costituzione… però, da qui a giugno, lo Scaf tenterà di fare passare un referendum in cui si eleva le Forze Armate come “guardiani della Costituzione,” in base a un modello che si è già visto in Turchia.

Non c’è bisogno che ve lo spieghiamo noi: ormai è evidente che il Consiglio Supremo delle Forze Armate sta puntando i piedi nel tentativo di mantenere il potere, in barba alla vulgata iniziale secondo cui avrebbe gestito l’esecutivo ad interim. Il punto è che, per strano che possa sembrare visto da fuori, l’esercito ha qualche possibilità di riuscire nel suo intento (tra l’altro: al radicamento dei militari nella società egiziana abbiamo dedicato un ampio pezzo che trovate sul numero cartaceo di Studio in edicola).

Secondo alcuni, l’elevatissima partecipazione alle elezioni già ieri sarebbe una dimostrazione che una buona fetta degli egiziani nutre ancora fiducia nello Scaf, o se non altro nella transizione così come è gestita dai generali. Anche se di certo deve avere contribuito la minaccia di multare (con la bellezza di 85 dollari, una vera fortuna per gli standard locali!) chi non va alle urne. Ma uno dei punti forti dello Scaf è l’alleanza – per molti versi contro natura – con i Fratelli Musulmani, che hanno tenuto un profilo relativamente basso davanti alle violenze del regime post- Mubarak. Poi bisogna tenere conto che il popolo di Tahrir non rappresenta affatto tutto l’Egitto e ancora c’è chi dice che la maggioranza silenziosa è tuttora legata ai vecchi poteri.

(Photo credit: AFP/Getty Images)

Articoli Suggeriti
L’attivista palestinese che ha lavorato a No Other Land è stato ucciso da un colono israeliano

Maestro e attivista, Odeh Muhammad Hadalin aveva aiutato i registi del documentario premio Oscar a girare il loro film a Masafer Yatta.

Sam Altman ha detto che a differenza dell’avvocato e del terapeuta, Chat GPT non ha l’obbligo del segreto professionale

Quello che le diciamo non si può cancellare e potrebbe essere usato in tribunale.

Leggi anche ↓
L’attivista palestinese che ha lavorato a No Other Land è stato ucciso da un colono israeliano

Maestro e attivista, Odeh Muhammad Hadalin aveva aiutato i registi del documentario premio Oscar a girare il loro film a Masafer Yatta.

Sam Altman ha detto che a differenza dell’avvocato e del terapeuta, Chat GPT non ha l’obbligo del segreto professionale

Quello che le diciamo non si può cancellare e potrebbe essere usato in tribunale.

Ripensare tutto

Le storie, le interviste, i personaggi del nuovo numero di Rivista Studio.

Il surreale identikit di uno degli autori dell’attentato a Darya Dugina diffuso dai servizi segreti russi

La Nasa è riuscita a registrare il rumore emesso da un buco nero

Un algoritmo per salvare il mondo

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.