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14:35 lunedì 27 ottobre 2025
È morto Björn Andrésen, «il ragazzo più bello del mondo» diventato famoso per Morte a Venezia L’attore svedese aveva settant’anni e per tutta la vita ha lottato con la difficile eredità del film di Luchino Visconti.
I ladri del Louvre sono stati catturati anche perché hanno lasciato indietro un sacco di indizi tra cui guanti, un casco, una fiamma ossidrica e un walkie-talkie Un sospettato è stato fermato all'aeroporto Charles de Gaulle mentre tentava di partire per l'Algeria, l'altro mentre si preparava a partire per il Mali.
Da quando è uscito “The Fate of Ophelia” di Taylor Swift sono aumentate moltissimo le visite al museo dove si trova il quadro che ha ispirato la canzone Si tratta del Museum Wiesbaden, si trova nell’omonima città tedesca ed è diventato meta di pellegrinaggio per la comunità swiftie.
Yorgos Lanthimos ha detto che dopo Bugonia si prenderà una lunga pausa perché ultimamente ha lavorato troppo ed è stanco Dopo tre film in tre anni ha capito che è il momento di riposare. Era già successo dopo La favorita, film a cui seguirono 5 anni di pausa.
Al caso del furto al Louvre adesso si è aggiunto uno stranissimo personaggio che forse è un detective, forse un passante, forse non esiste È stato fotografato davanti al museo dopo il colpo, vestito elegantissimamente, così tanto che molti pensano sia uno scherzo o un'immagine AI.
L’azienda che ha prodotto il montacarichi usato nel colpo al Louvre sta usando il furto per farsi pubblicità «È stata un'opportunità per noi di utilizzare il museo più famoso e più visitato al mondo per attirare un po' di attenzione sulla nostra azienda», ha detto l'amministratore delegato.
I dinosauri stavano benissimo fino all'arrivo dell'asteroide, dice uno studio Una formazione rocciosa in Nuovo Messico proverebbe che i dinosauri non erano già sulla via dell’estinzione come ipotizzato in precedenza.
Nelle recensioni di Pitchfork verrà aggiunto il voto dei lettori accanto a quello del critico E verrà aggiunta anche una sezione commenti, disponibile non solo per le nuove recensioni ma anche per tutte le 30 mila già pubblicate.

Le sitcom sono le nuove serie tv?

15 Agosto 2016

È finita l’età dell’oro delle serie drammatiche: oggi il meglio della tv  è incarnato dalle sitcom, o più precisamente da show dalle puntate brevi e dal tono tragicomico che per alcuni versi ricordano quelle che un tempo chiamavamo sitcom, come Transparent, Master of None, Louie, Girls e BoJack Horseman. Questa è la tesi del critico Matt Zoller Seitz, che su Vulture del New York magazine ha fatto un’ampia analisi della televisione di qualità dagli anni Novanta ad oggi. Intitolato “TV’s Serial-Drama Slump”, l’articolo riprende alcuni temi già discussi dallo stesso autore qualche mese fa in “How Comedy Usurped Drama As the TV Genre of Our Time”.

Le serie tv di altissima qualità, quelle che Zoller Seitz definisce «serious-minded serialized drama» che sviluppano una trama complessa nel corso di varie stagioni e composte da episodi di un’ora circa, hanno conosciuto la loro età dell’oro tra la fine degli anni Novanta e i primi anni Duemila, cui sono seguite altre due ondate, sostiene il critico. La prima ondata, spiega, è stata quella dei Soprano (1999) e di Buffy l’ammazzavampiri (serie iniziata nel 1997 che negli Usa ha uno standing molto diverso dalla percezione che ne abbiamo in Italia), cui sono seguiti show come The Wire (2001), Battlestar Galactica e Lost (entrambi del 2004). La seconda ondata è quella dei tardi anni Zero, composta da Mad Men (2007), Breaking Bad (2008), The Good Wife (2009), e The Walking Dead (2010): in questa Zoller Seitz include anche Game of Thrones, che tecnicamente è degli anni Dieci, visto che è uscita nel 2011. La terza ondata è quella attuale, dove si distinguono House of Cards, Better Call Saul, e The Americans.

I primi anni Dieci, quelli in cui iniziava la terza ondata di serie drammatiche apprezzate da pubblico e critica, sono stati anche quelli in cui arrivavano show come Louie e Girls, nota l’autore, ovvero serie comiche dove le puntate sono autoconclusive (o quasi) ma la cui qualità viene comunque giudicata per l’insieme della stagione. E lì si verifica un’inversione di tendenza: «Mentre le antologie e le dramedy stavano salendo nei primi anni Duemila, i drammi seriali stavano iniziando a stagnare e a diventare ripetitivi». Quello che più rimprovera alle serie attuali è di ripetere la formula dei Soprano, mantenendo alta la qualità narrativa ma perdendo in originalità.

Il risultato è che gli show più interessanti del momento, quelli che più incarnano la sensibilità attuale, sono commedie di formato breve che ricorda le classiche sitcom anche per il tono tragicomico. Nello specifico Zoller Seitz  parla di «half-hour sorta-sitcom», cioè delle «specie di sitcom» le cui puntante durano mezz’ora, che descrive come «Zeitgeist-y shows with fresh concepts», programmi allineati con lo spirito dei tempi che presentano contenuti nuovi.

Parla, appunto, dei sopracitati Transparent, Master of None e BoJack Horseman, ma anche di Crazy Ex-Girlfriend. «Le migliori nuove commedie si distinguono non soltanto per la loro relativa brevità (che le rende più digeribili dei drammi) ma anche dalla diversità dei soggetti, del tono e del casting».

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