Le attiviste che hanno lanciato la zuppa di pomodoro sui Girasoli di Van Gogh hanno compiuto un gesto narrativamente perfetto ma che lascia un dubbio: si può discutere della crisi climatica compiendo azioni così radicali?
Le nuove copertine Penguin dei libri di George Orwell

David Pearson è uno dei più noti e acclamati designer editoriali del mondo, noto soprattutto per i suoi lavori con Penguin Press (li potete gustare qui e qui). Di recente ha lavorato con la casa editrice a delle nuove copertine per le opere di George Orwell, che Creative Review ha raccolto sul suo sito. Tra queste quella sicuramente più stupefacente è quella di 1984, il capolavoro distopico dello scrittore inglese.
E la trovata del designer è stata semplice quanto geniale e piena di signficato: c’è forse un modo migliore di presentare il romanzo del Grande Fratello cancellando autore e titolo dell’opera dalla copertina, come se ci fosse lo zampino della psicopolizia?
Titolo e autore compaiono se si guarda la copertina del libro in controluce, come si vede nell’immagine seguente.

Come ha spiegato il designer a Creative Review questo «è ovviamente il lavoro più coraggioso della serie, e sono davvero molto grato a Jim Stoddart, l’art director di Penguin Press, per aver protetto il lavoro all’interno della società. Ci vuol un bel po’ di convinzione per portare avanti una cosa simile…»
Un rischio, certo. Ma un rischio che Penguin, David Pearson e George Orwell (ovviamente) possono permettersi di correre.
(via Kottke)

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.