Le attiviste che hanno lanciato la zuppa di pomodoro sui Girasoli di Van Gogh hanno compiuto un gesto narrativamente perfetto ma che lascia un dubbio: si può discutere della crisi climatica compiendo azioni così radicali?
La serie giornalistica su un boss del crimine internazionale

Uno dei generi più fortunati del momento, se non il più fortunato, è certamente il true crime, come dimostrano diverse produzioni degli ultimi tempi (viene in mente innanzitutto Making a Murderer, la serie di Netflix che ha appassionato milioni di persone nel mondo dalla sua uscita a dicembre). The Atavist, una piattaforma dedicata alla pubblicazione di approfondimento online, da domani ospita una serie del suo fondatore Evan Ratliff, giornalista e autore, che racconterà in sette parti la storia di Paul Le Roux.
Come lo stesso Le Roux ha detto parlando di sé pochi giorni fa davanti a una Corte federale del Minnesota, il 43enne ha «fatto per anni il programmatore». È solo parte della verità: l’uomo, nato in Zimbabwe e cresciuto in Sudafrica, col tempo è diventato un criminale che operava su scala internazionale. A metà degli anni Duemila ha fondato un network di vendita illegale di farmaci sotto ricetta che, al massimo della sua attività, impiegava centinaia di persone nelle Filippine e in Israele. Arrestato nel 2012 dopo essere stato attirato da un agente sotto copertura della Dea in Liberia, Le Roux ha iniziato a collaborare con le autorità americane prima ancora di arrivare a New York.
La serie “The Mastermind”, realizzata da Ratliff, si basa su viaggi del giornalista nel Sud-est asiatico e in Medio oriente, colloqui con membri del cartello messo in piedi da Le Roux e l’ottenimento di documenti esclusivi riguardanti la sua vita pre-crimine e le sue operazioni internazionali. Inizia domani, il 10 marzo, e andrà avanti per altre sei puntate su mastermind.atavist.com.

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.