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16:25 venerdì 7 novembre 2025
Gli azionisti di Tesla hanno entusiasticamente approvato un pagamento da un bilione di dollari a Elon Musk  Se Musk raggiungerà gli obiettivi che l'azienda si è prefissata, diventerà il primo trillionaire della storia incassando questo compenso da mille miliardi.
Nel primo trailer de La Grazia di Paolo Sorrentino si capisce perché Toni Servillo con questa interpretazione ha vinto la Coppa Volpi a Venezia Arriverà nella sale cinematografiche italiane il 15 gennaio 2026, dopo aver raccolto il plauso della critica alla Mostra del cinema di Venezia.
Nel nuovo album di Rosalia c’è una canzone in italiano dedicata a San Francesco e Santa Chiara Si intitola "Mio Cristo Piange Diamanti", che lei definisce «la sua versione di un'aria», cantata in un perfetto italiano.
Si è scoperto che uno degli arrestati per il furto al Louvre è un microinfluencer specializzato in acrobazie sulla moto e consigli per mettere su muscoli Abdoulaye N, nome d'arte Doudou Cross Bitume, aveva un bel po' di follower, diversi precedenti penali e in curriculum anche un lavoro nella sicurezza del Centre Pompidou.
La Presidente del Messico Claudia Sheinbaum è stata molestata da un uomo in piazza, in pieno giorno e durante un evento pubblico Mentre parlava con delle cittadine a Città del Messico, Sheinbaum è stata aggredita da un uomo che ha provato a baciarla e le ha palpato il seno.
Una foto di Hideo Kojima e Zerocalcare al Lucca Comics ha scatenato una polemica internazionale tra Italia, Turchia e Giappone L'immagine, pubblicata e poi cancellata dai social di Kojima, ha fatto arrabbiare prima gli utenti turchi, poi quelli italiani, per motivi abbastanza assurdi.
Nella vittoria di Mamdani un ruolo importante lo hanno avuto anche i font e i colori della sua campagna elettorale Dal giallo taxi alle locandine alla Bollywood, il neo sindaco di New York ha fatto un uso del design diverso da quello che se ne fa di solito in politica.
Il nuovo album di Rosalía non è ancora uscito ma le recensioni dicono che è già un classico Anticipato dal singolo e dal video di "Berghain", Lux uscirà il 7 novembre. Per la critica è il disco che trasforma Rosalia da popstar in artista d’avanguardia.

La lunga strada dell’HuffPo per sbarcare in Italia

19 Gennaio 2012

È ufficiale: l’Italia avrà la sua versione dell’Huffington Post – il sito di news e blog co-fondato nel 2005 da Arianna Huffington che ha recentemente superato il sito del New York Times in visite giornaliere – che sarà realizzata da una joint venture tra il colosso Usa e il Gruppo l’Espresso, come annunciato questa mattina dal sito di Repubblica.

Da tempo giravano voci sull’invasione europea da parte dell’HuffPo, che nel 2011 è stato acquistato da Aol per 315 milioni. Si parlava di una versione spagnola, una francese (che sarà diretta dalla moglie di Dominique Strauss Kahn), e anche di una italiana. Se negli ultimi mesi le prime due sono state ufficialmente annunciate, la storia del Post italiano è invece più tortuosa.

Che Lady Arianna avesse l’Italia tra le sue mire era cosa nota ma, ancora una volta, si trattavano di rumors, voci di corridoio, anticipazioni riservate. La prima volta che la voce finì nella stampa fu in un lungo articolo di Capital New York sui nuovi progetti del giornale online statunitense dopo l’acquisizione da parte di America Online. L’autore del pezzo, Joe Pompeo, seguì Arianna durante alcune giornate di lavoro, durante le quali discusse con alcuni imprenditori italiani della possibilità di entrare nel business del Belpaese. Ecco il brano:

Poco prima delle tre di pomeriggio di lunedì, la presidentessa 61enne dell’Huffington Post, di cui è direttrice e co-fondatrice, ha avuto un meeting con alcuni italiani di una società di media con sede a Milano con cui il sito, che sta cercando di esportarsi globalmente e di trovare un accordo. La Huffington ha portato i suoi amici italiani a pranzo e a fare un giro del quartiere generale dell’HuffPO (…) mentre discuteva del potenziale di un’allenaza per portare il brand in Italia.

Questo a novembre. Fino a oggi, nel frattempo, abbiamo avuto l’annuncio del lancio de El Huffington Post (versione spagnola del sito), poi di quella francese. L’Italia pareva tagliata fuori dalle mire imperialiste di Arianna Huffington.

Lunedì scorso, invece, ecco arrivare la svolta con uno “scoop” firmato da Marco Valle per Lettera43.it, secondo il quale l’HuffPo italiano sarebbe arrivato “entro giugno 2012” in collaborazione con il gruppo editoriale Rcs. Non solo, l’articolo accennava a un rifiuto del gruppo L’Espresso, del quale la concorrenza di Rizzoli-Corriere della Sera si era subito approfittata:

La trattativa con i vertici del quotidiano di via Solferino, a Milano, procede in esclusiva, dopo il no incassato dalla Huffington durante i primi sondaggi dal management dell’Editoriale L’Espresso, che non era interessato a un’alleanza tra La Repubblica e il gruppo americano.

L'”unico binario” italiano per Huffington, secondo Valle, era proprio quello della Rcs. Immaginate quindi lo stupore generale quando oggi il sito di Prima Comunicazione e Paid Content anticiparono la svolta: l’accordo per il superblog in salsa italiana è stato siglato con il gruppo L’espresso. Ovvero il contrario di quanto detto dal restroscena di Valle.

Ne è seguita una polemica, rimbalzata soprattutto su Twitter. L’hashtag “Huffington Post” ha colonizzato i tweet italiani e qualcuno ha fatto notare a Paolo Madron (direttore di Lettera43.it) l’articolo pubblicato pochi giorni prima, chiedendo spiegazioni. Madron ha risposto difendendo il lavoro del suo giornale e facendo intuire che la trattativa con Rcs c’è stata, solo non era “l’unico binario” su cui si svolgeva la vicenda. Inoltre, ha annunciato che a breve Lettera43 pubblicherà un articolo nel quale sarà chiarito tutto.

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