Le attiviste che hanno lanciato la zuppa di pomodoro sui Girasoli di Van Gogh hanno compiuto un gesto narrativamente perfetto ma che lascia un dubbio: si può discutere della crisi climatica compiendo azioni così radicali?
Krugman scrive di Krugman

L’argomento trattato oggi dal blog di Paul Krugman sul New York Times è… Paul Krugman.
Dal suo spazio “The Conscience of a Liberal” il premio Nobel/icona liberal smentisce le voci che lo vorrebbero di prossima o possibile nomina a Segretario del Tesoro. Cosa che, dice lui, non accadrà e che neppure auspica. Meglio rimanere al New York Times e fare “l’outsider.”

By my reckoning, then, an administration job, no matter how senior, would actually reduce my influence, leaving me unable to say publicly what I really think and all too probably finding myself unable to make headway in internal debates.
So again, I’m flattered — but I think I should stay in my current position as Mr. Outside, an annoying if sympathetic voice they can’t ignore.
Sulla definizione di outsider che Krugman applica a se stesso, si possono avere diverse opinioni. Quello che è certo è che, negli anni, Krugman ha ottenuto lo status di rockstar… dell’economia.
Un processo — quello da professore universitario a icona — piuttosto interessante e meno lineare di quanto non si potrebbe pensare. Ve lo avevamo raccontato, con un’intervista alla moglie (secondo alcuni, una delle “armi segrete” di Krugman) qui.

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.