Hype ↓
15:33 venerdì 4 luglio 2025
C’è un nuovo problema con l’Odissea di Nolan: l’accento americano degli attori Nel primo teaser del film Tom Holland e gli altri attori utilizzano una marcata cadenza americana, particolare che ha indispettito molti fan.
Le acque del mar Mediterraneo ormai sono così calde che nelle mappe satellitari appaiono arancioni L’agenzia spaziale europea ha pubblicato delle mappe impressionanti in cui si vede che in certe zone la temperatura dell'acqua arriva quasi a 30 gradi.
La Grazia, il nuovo film di Paolo Sorrentino, aprirà la Mostra del cinema di Venezia Protagonisti Toni Servillo e Anna Ferzetti, il film sarà in concorso e punterà a vincere il Leone d'Oro.
È morto Michael Madsen, uno degli ultimi cattivi di Hollywood Stroncato da un infarto a 67 anni, è ricordato dal pubblico soprattutto per i cattivi interpretati nell’universo tarantiniano.
Andrea Bajani ha vinto il Premio Strega 2025 con L’anniversario Feltrinelli torna alla vittoria 20 anni dopo l'ultima volta.
La Bbc non ha voluto trasmettere un documentario sui crimini dell’Idf contro i medici di Gaza Documentario che la stessa Bbc aveva commissionato. Si intitola Gaza: Doctors Under Attack e alla fine è andato in onda su Channel 4, tra le polemiche.
Per vincere le elezioni adesso Marine Le Pen punta sull’aria condizionata per tutti Una proposta che ha acceso il dibattito politico, in uno dei Paesi, la Francia, meno climatizzati d'Europa.
Luca Guadagnino sta cercando delle comparse molto specifiche per il misterioso film che girerà quest’estate in Piemonte Se avete la carnagione molto chiara o siete amanti di videogiochi, potrebbe essere la grande occasione per esordire al cinema.

Dubito, quindi scrivo

Un testo inedito su arte e dubbio di Jón Kalman Stefánsson, ospite in questi giorni al festival della Grande invasione di Ivrea.

02 Giugno 2016

Il ruolo dell’artista è dubitare. Ma un artista deve anche inebriarci e renderci più perspicaci, farci più teneri e affinarci, scatenare le nostre ire e indurci alla riconciliazione, convincerci a ricordare tutto quello che abbiamo sempre tentato di dimenticare; deve farci provare la paura della morte, il desiderio di semplicità, di una tavola imbandita, di baldorie notturne, del silenzio tra i poggi d’erba sulla brughiera. È il ruolo dell’artista combattere contro l’esistenza, predisporre un mondo parallelo al nostro per dilatarlo, ampliare la vita, cogliere ciò che è accaduto, ciò che sarebbe potuto accadere e ciò che sarebbe dovuto accadere. E l’artista deve dubitare.

Deve dubitare del suo ambiente, della società, dell’organizzazione sociale, dei valori, delle forze imperanti, che siano politiche o meno, deve dubitare dello scopo, della vita e della morte, deve dubitare di se stesso e in primo luogo della forma artistica, perché deve sapere, comprendere con ogni cellula del proprio corpo che nell’arte ciò che si arresta è destinato a inaridirsi e morire. Sono concetti già espressi in precedenza, ma è sempre necessario ripetere le cose importanti, altrimenti le perdiamo, e forse non ce n’è mai stato più bisogno di adesso, in questi nostri tempi in cui la legge dei mass media e della pubblicità ci deforma il modo di pensare, le percezioni e i sentimenti, esalta l’individuo, la persona, o meglio, il suo volto, e cerca di sgravarci dal bagaglio più pesante – il contenuto, la sostanza. Per questo sono qui a ribadirlo ancora una volta.

Question Mark

È stato affermato che l’artista deve stare al di fuori, o al massimo ai margini, io invece dico che può starsene dove vuole, perfino in mezzo, basta che non dimentichi di dubitare: chi non dubita è stagnante, si prosciuga, inaridisce. Un artista che dubita può darci una nuova prospettiva sull’essere umano, sul giorno che sta per finire, sulla notte che giunge e ci passa attraverso mentre dormiamo. Il dubbio raramente si esplicita in un’opera d’arte, forse lo percepiamo tutt’al più come un sospetto lontano, eppure sufficiente a far dubitare anche noi. Dubitiamo della nostra esistenza qui e ora, delle vicende di Gesù, della libertà, delle disposizioni del governatore della banca centrale, della brama di un nuovo telefono cellulare, delle labbra che abbiamo voglia di baciare.

L’artista a volte va contro corrente ma non lo fa per coraggio, per gli ideali, piuttosto semplicemente perché non può farne a meno, la divergenza ce l’ha nel sangue, è in eterna opposizione. Non che salga su una cassa di birre per annunciare la fine del mondo, o ci piombi addosso come un razzo privo di controllo, no: il dissenso nasce da un dubbio radicato, esiste nei colori, nelle tonalità, nelle parole – o negli spazi tra di loro. Il dubbio non è una forza motrice, gli scrittori di tutto il mondo non pensano: «dubito, quindi scrivo». No, perché la forza motrice è molteplice, ovvio, quanto lo sono gli artisti, ma è il dubbio a unirli, e a volte è magnifico, a volte è un ronzio sgradevole, a volte è crudele, ed è colpa sua se abbiamo giornate spiacevoli e il mondo risulta spinoso. Il dubbio, nei confronti della vita, dell’ambiente, della forma artistica. Più di cent’anni fa Stephan G. Stephansson (1852-1927) compose una poesia immortale sul dubbio, la intitolò “Scetticismo”:

Pari a lampo nell’algida penombra giunse,

e splendente un chiarore vi depose:

al suo fulgore fu ogni fiammella più netta,

e l’ombre più ritorte, più grandi, più brutte.

Meglio di così è quasi impossibile esprimerlo.

Domenica 5 giugno l’autore sarà presente alla Grande invasione di Ivrea. Qui il programma dettagliato. Mentre il 3 giugno, esce per Iperborea il suo nuovo libro Grande come l’universo.

(traduzione di Silvia Cosimini, courtesy Iperborea)
In copertina: foto Evening Standard/Getty Images.
Articoli Suggeriti
Ripensare tutto

Le storie, le interviste, i personaggi del nuovo numero di Rivista Studio.

Il surreale identikit di uno degli autori dell’attentato a Darya Dugina diffuso dai servizi segreti russi

Leggi anche ↓
Ripensare tutto

Le storie, le interviste, i personaggi del nuovo numero di Rivista Studio.

Il surreale identikit di uno degli autori dell’attentato a Darya Dugina diffuso dai servizi segreti russi

La Nasa è riuscita a registrare il rumore emesso da un buco nero

Un algoritmo per salvare il mondo

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.

Odessa ex città aperta

Reportage dalla "capitale del sud" dell'Ucraina, città in cui la guerra ha imposto un dibattito difficile e conflittuale sul passato del Paese, tra il desiderio di liberarsi dai segni dell'imperialismo russo e la paura di abbandonare così una parte della propria storia.

Assediati dai tassisti

Cronaca tragicomica di come non sia possibile sfuggire alla categoria più temuta e detestata del Paese.