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James di Percival Everett ha vinto anche il premio Pulitzer

Dopo il National Book Award, il Kirkus Prize e la shortlist dell'International Booker Prize, si chiude così la stagione perfetta dello scrittore.

06 Maggio 2025

Percival Everett sta vivendo il suo annus mirabilis: ha appena vinto il premio Pulitzer per la narrativa con James, libero adattamento delle Avventure di Huckleberry Finn di Mark Twain, raccontato dal punto di vista dello schiavo fuggiasco Jim (in Italia il libro è uscito con La Nave di Teseo). Se avete la sensazione che tra il 2024 e il 2025 tutti i premi letterari del mondo anglosassone li abbiano vinti questo libro e questo autore è perché è così che è andata: Everett e James hanno vinto anche il National Book Award, il Kirkus Prize ed è stato uno dei finalisti dell’International Booker Prize.

Oltre a quello per la narrativa, l’altro Pulitzer di cui stanno parlando tutti gli addetti ai lavori in queste ore è quello per la Migliore vignetta editoriale. La vittoria è andata a Ann Telnaes, ex vignettista del Washington Post, dimessasi dal giornale dopo che la direzione aveva rifiutato di pubblicare una sua vignetta in cui si prendevano in giro Donald Trump e i suoi fidi broligarchi. Chissà come avrà preso la notizia Jeff Bezos, che a fine febbraio aveva inaugurato la nuova linea editoriale del WaPo: solo articoli e opinioni a difesa del libero mercato.

Magari funzionerà, questa linea editoriale, ma di sicuro è difficile vincerci i Pulitzer, come dimostra anche l’altro premio vinto dalla redazione del Post quest’anno: nessuno come loro ha raccontato l’attentato ai danni di Trump del 13 luglio.

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