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21:02 giovedì 27 novembre 2025
Dopo quasi 10 anni di attesa finalmente possiamo vedere le prime immagini di Dead Man’s Wire, il nuovo film di Gus Van Sant Presentato all'ultima Mostra del cinema di Venezia, è il film che segna il ritorno alla regia di Van Sant dopo una pausa lunga 7 anni.
Un esperimento sulla metro di Milano ha dimostrato che le persone sono più disponibili a cedere il posto agli anziani se nel vagone è presente un uomo vestito da Batman Non è uno scherzo ma una vera ricerca dell'Università Cattolica, le cui conclusioni sono già state ribattezzate "effetto Batman".
Secondo una ricerca dell’università di Cambridge l’adolescenza non finisce a 18 anni ma dura fino ai 30 e oltre Secondo nuove analisi neuroscientifiche, la piena maturità cerebrale degli adulti arriva molto dopo la maggiore età.
I fratelli Duffer hanno spiegato come settare la tv per guardare al meglio l’ultima stagione di Stranger Things I creatori della serie hanno invitato i fan a disattivare tutte le “funzioni spazzatura” delle moderne tv che compromettono l'estetica anni '80 di Stranger Things.
L’incendio di Hong Kong potrebbe essere stato causato dalle tradizionali impalcature in bambù usate nell’edilizia della città Le vittime accertate sono 55, ci sono molti dispersi e feriti gravi. Sembra che il rogo sia stato accelerato dal bambù usato nei lavori di ristrutturazione.
L’Onu ha definito Gaza «un abisso» e ha detto che ci vorranno almeno 70 miliardi per ricostruirla Quasi sicuramente questa cifra non sarà sufficiente e in ogni caso ci vorranno decenni per ricostruire la Striscia.
Anche quest’anno in Russia è uscito il calendario ufficiale di Vladimir Putin Anche nel 2026 i russi potranno lasciarsi ispirare dalle foto e dalle riflessioni del loro presidente, contenute nel suo calendario
Sarkozy è stato in carcere solo 20 giorni ma dall’esperienza è riuscito comunque a trarre un memoir di 216 pagine Il libro dell’ex presidente francese sulla sua carcerazione lampo a La Santé ha già trovato un editore e verrà presto pubblicato.

Perché J.K. Rowling è stata nuovamente accusata di transfobia

08 Giugno 2020

«Facciamo così, Harry Potter è stato scritto da una persona anonima, che ha deciso anni fa di regalarlo al mondo». È solo uno dei tweet che si leggono adesso contro J.K. Rowling, finita per l’ennesima volta (è già capitato lo scorso dicembre, quando è stata criticata per aver sostenuto apertamente Maya Forstater, licenziata per dichiarazioni fortemente transfobiche) al centro di una polemica per una serie di tweet definiti, appunto, transfobici. Mentre i fan di una delle saghe più famose al mondo hanno contestato le sue parole, che giungono peraltro proprio nel mese del Pride, Variety ha ricostruito la vicenda.

Tutto è cominciato da un post della scrittrice, che ha commentato un articolo pubblicato su Devex in cui si proponeva di «creare un mondo post-Covid più equo per le persone che hanno le mestruazioni», dove “persone che hanno le mestruazioni” è una locuzione scelta per superare il concetto di donna legato esclusivamente alla sfera biologica, nel rispetto della fluidità di genere. E questo non è piaciuto a J.K. Rowling. «Le “persone che hanno le mestruazioni”», ha commentato, «sono sicura che ci fosse una parola per quelle persone. Qualcuno mi aiuti». La reazione da parte della comunità Lgbtq+ a queste parole è stata negativa, come emerso dalla dichiarazione dell’organizzazione di attivisti Glaad, secondo cui Rowling «continua ad allinearsi con un’ideologia che distorce volontariamente la realtà nel campo dell’identità di genere e delle persone trans».

Tanto che Rowling è tornata a commentare la questione, spiegando il proprio punto di vista in tre tweet collegati. «Se il sesso non è reale, non c’è attrazione per lo stesso sesso. Se il sesso non è reale, la realtà vissuta delle donne a livello globale viene cancellata. Conosco e amo le persone trans, ma cancellare il concetto di sesso rimuove la capacità di molti di discutere in modo significativo delle proprie vite. Non è odio dire la verità», ha scritto nel primo post, per poi difendersi dalle accuse rivoltele (sono e sono stati in molti a etichettarla come Terf, acronimo di trans-exclusionary radical feminist, una forma di femminismo radicale che non accetta le donne trans come donne).

«L’idea che donne come me, che sono state empatiche nei confronti delle persone per decenni, che sono vicine alle altre realtà vulnerabili allo stesso modo delle donne possano odiare le persone trans perché pensano che il sesso sia reale è un’assurdità». Poi ancora in un altro post: «La mia vita è stata plasmata dall’essere femmina. Non credo sia odioso dirlo». Intanto, la polemica è cresciuta, così che #JKRowling è diventato trending topic. «I suoi libri hanno dato ai bambini la speranza di poter lavorare insieme per creare un mondo migliore, e ora lei si è allineata a un’ideologia che nega proprio questo mondo», ha continuato Anthony Ramos, presidente di Glaad.

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