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22:34 giovedì 11 dicembre 2025
La casa di Babbo Natale in Finlandia quest’anno è assediata non solo dai turisti, ma anche dalle truppe Nato L’escalation al confine russo ha trasformato la meta turistica natalizia della Lapponia in un sito sensibile per l’Alleanza Atlantica.
Il governo americano vuole che i turisti rivelino i loro ultimi 5 anni di attività sui social per ottenere il visto Vale anche per i turisti europei che dovranno consegnare la cronologia dei loro account su tutte le piattaforme social utilizzate.
Ora su Letterboxd i film si possono anche noleggiare e sono già disponibili molte chicche introvabili altrove I titoli disponibili saranno divisi in due categorie: classici del passato ormai introvabili e film recenti presentati ai festival ma non ancora distribuiti su altre piattaforme.
Da quando è stata introdotta la verifica dell’età, nel Regno Unito il traffico dei siti porno è calato ma è anche raddoppiato l’utilizzo di VPN Forse è una coincidenza, ma il boom nell'utilizzo di VPN è iniziato subito dopo l'entrata in vigore della verifica dell'età per accedere ai siti porno.
Secondo una ricerca, nel 2025 abbiamo passato online più tempo che durante i lockdown Oramai i "vizi" presi durante la pandemia sono diventati abitudini: ogni giorno passiamo online tra le quattro e le sei ore.
Si è scoperto che Oliver Sacks “ritoccò” alcuni casi clinici per rendere i suoi libri più appassionanti e comprensibili Un'inchiesta del New Yorker ha rivelato diverse aggiunte e modifiche fatte da Sacks ai veri casi clinici finiti poi nei suoi libri.
Lo 0,001 per cento più ricco della popolazione mondiale possiede la stessa ricchezza della metà più povera dell’umanità, dice un rapporto del World Inequality Lab Nella ricerca, a cui ha partecipato anche Thomas Piketty, si legge che le disuguaglianze sono ormai diventate una gravissima urgenza in tutto il mondo.
È morta Sophie Kinsella, l’autrice di I Love Shopping Aveva 55 anni e il suo ultimo libro, What Does It Feel Like?, era un romanzo semiautobiografico su una scrittrice che scopre di avere il cancro.

Il mercato dei mobile game si basa su meno dell’1% di utenti

24 Marzo 2016

Per uno sviluppatore fare in modo che il suo videogioco per smartphone abbia successo, e che quindi venga inserito nelle liste dei principali store, non è facile: non tutti hanno la fortuna del creatore di Flappy Bird. E ci sono peraltro anche oggettive difficoltà legate al modello di business seguito da questi software. Un report appena uscito di Swrve, una società che si occupa di analisi di mercato nel campo delle piattaforme mobile, rivela che quasi metà dei ricavi generati dai “giochini” per smartphone passa da una frazione infinitesimale dei loro utilizzatori, lo 0,19%.

flappy
Uno screenshot da Flappy Bird.

In sostanza, scrive The Next Web, «il restante 99,81% degli utenti non vale economicamente nulla per gli sviluppatori». Spesso i creatori permettono a chi scarica le loro applicazioni di giocarle in modo gratuito, lasciando ai più appassionati la possibilità di contribuire in denaro acquistando add-on o versioni complete. Eppure, stando al report di Swrve, questo modello non sembra funzionare. Peraltro, nota The Next Web, di quello 0,19% di persone sono solo alcune a farlo con regolarità: nella maggior parte dei casi si tratta di utenti che si limitano a un acquisto in-game al mese.

I dati raccolti dal rilevamento sono particolarmente interessanti, se si considera che l’industria dei mobile game nel suo insieme vale più di dieci miliardi di euro. Un giro d’affari di buona portata, ma che si basa quasi interamente su pochissime persone.

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