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C’è un nuovo problema con l’Odissea di Nolan: l’accento americano degli attori Nel primo teaser del film Tom Holland e gli altri attori utilizzano una marcata cadenza americana, particolare che ha indispettito molti fan.
Le acque del mar Mediterraneo ormai sono così calde che nelle mappe satellitari appaiono arancioni L’agenzia spaziale europea ha pubblicato delle mappe impressionanti in cui si vede che in certe zone la temperatura dell'acqua arriva quasi a 30 gradi.
La Grazia, il nuovo film di Paolo Sorrentino, aprirà la Mostra del cinema di Venezia Protagonisti Toni Servillo e Anna Ferzetti, il film sarà in concorso e punterà a vincere il Leone d'Oro.
È morto Michael Madsen, uno degli ultimi cattivi di Hollywood Stroncato da un infarto a 67 anni, è ricordato dal pubblico soprattutto per i cattivi interpretati nell’universo tarantiniano.
Andrea Bajani ha vinto il Premio Strega 2025 con L’anniversario Feltrinelli torna alla vittoria 20 anni dopo l'ultima volta.
La Bbc non ha voluto trasmettere un documentario sui crimini dell’Idf contro i medici di Gaza Documentario che la stessa Bbc aveva commissionato. Si intitola Gaza: Doctors Under Attack e alla fine è andato in onda su Channel 4, tra le polemiche.
Per vincere le elezioni adesso Marine Le Pen punta sull’aria condizionata per tutti Una proposta che ha acceso il dibattito politico, in uno dei Paesi, la Francia, meno climatizzati d'Europa.
Luca Guadagnino sta cercando delle comparse molto specifiche per il misterioso film che girerà quest’estate in Piemonte Se avete la carnagione molto chiara o siete amanti di videogiochi, potrebbe essere la grande occasione per esordire al cinema.

Il Jerusalem Post e il diritto di replica

29 Agosto 2011

Oggi il Jerusalem Post, storico quotidiano israeliano in lingua inglese (c’era già ai tempi del Mandato britannico, allora si chiamava Palestine Post) ha licenziato una delle sue storiche firme: Larry Derfner, classe 1951, reo di avere scritto un editoriale che ha fatto infuriare molti lettori, prevalentemente conservatori.

Il testo integrale dell’articolo, intitolato The awful, necessary truth about Palestinian terror, lo potete leggere qui ed è stato rimosso sia dal sito del JPost sia dal blog personale dall’autore dopo l’ondata di critiche. Riassumendo la tesi dell’autore è questa: una vulgata assai diffusa tra la sinistra mainstream israeliana sostiene che A) l’occupazione dei Territori palestinesi è feroce e ingiustificabile ma che B) il terrorismo palestinese è altrettanto ingiustificabile. Questa vulgata, sostiene l’autore, non regge perché se è vero che l’occupazione dei Territori opprime i palestinesi allora non si può dire che il terrorismo è del tutto ingiustificabile, ovvero A e B sono due assiomi che si escludono a vicenda.

Tesi discutibile e che ha fatto comprensibilmente adirare molti lettori del JPost. Derfner ha postato una rettifica sul suo blog, ma il giornale si è rifiutato di pubblicarla e l’ha licenziato in tronco.

Ora, qui nessuno ha intenzione di difendere l’articolo di Derfner. E, francamente, neppure di criticare la decisione di licenziarlo da parte del Jerusalem Post.

L’unica cosa da difendere è il diritto di replica. Un grande quotidiano come il Jerusalem Post avrebbe se non altro dovuto dare al giornalista l’occasione di difendersi dalle critiche con un’ultima column. E, a onore dell’autore, va detto che sul suo blog lo stesso Derfner non ha scritto il solito piagnisteo da “libero giornalista licenziato,” ma si è limitato a rivendicare questo, il diritto di replica.

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