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Stasera La chimera di Alice Rohrwacher arriva per la prima volta in tv, su Rai 3 Un film d'autore per festeggiare l'apertura della Mostra del Cinema di Venezia 2025.
Emma Stone, che in Bugonia interpreta una donna accusata di essere un alieno, crede nell’esistenza degli alieni E ha spiegato anche perché: lo ha capito guardando la serie Cosmos di Carl Sagan.
Miley Cyrus è diventata la prima celebrity a fare da testimonial a Maison Margiela La campagna scattata da Paolo Roversi è una rivoluzione nella storia del brand.
Andrea Laszlo De Simone ha rivelato la data d’uscita e la copertina del suo nuovo album, Una lunghissima ombra Lo ha fatto con un post su Instagram in cui ha pubblicato anche la tracklist completa del disco.
Il Van Gogh Museum di Amsterdam rischia la chiusura a causa di lavori di ristrutturazione troppo costosi Lo dice il museo stesso: servono 121 milioni di euro per mettere a posto la struttura. Il Van Gogh Museum pretende che a pagare sia il governo olandese. Il governo olandese non è d'accordo.
C’è grande attesa attorno a The Voice of Hind Rajab, il film che potrebbe essere la sorpresa di questa Mostra del cinema Per i nomi che lo producono, per il regista che lo dirige e soprattutto per la storia vera che racconta: quella di una bambina di 6 anni, morta a Gaza.
La stylist di Julia Roberts non vuole rivelare il brand del cardigan con la faccia di Luca Guadagnino Il misterioso cardigan indossato dall'attrice al suo arrivo a Venezia è già diventato l'oggetto del desiderio della Mostra del Cinema.
In Corea del Sud è stata approvata una legge che vieta l’uso dello smartphone a scuola a tutti gli studenti È una delle più restrittive del mondo ed è stata approvata dal Parlamento con una larga maggioranza bipartisan.

Il “cancer videogame” dove non si può vincere

08 Gennaio 2016

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Quella della famiglia Green è stata a lungo una storia felice: Ryan Green, programmatore, e sua moglie Amy si sono conosciuti in una chat online, poi si sono sposati e sono andati a vivere insieme in una piccola casa di proprietà a Loveland, in Colorado. In seguito hanno avuto tre figli: Caleb, Isaac e Joel, nato nel 2009. Proprio il terzogenito è stato suo malgrado il protagonista della fine dell’idillio della famiglia Green: attorno al periodo del suo primo compleanno Joel aveva iniziato a rimettere di continuo, assumendo una posizione strana che gli faceva piegare la testa di lato. Dopo diverse diagnosi, i medici erano giunti alla conclusione che si trattava di una rara forma di tumore al cervello.

Da una vicenda tragica come quella di Joel Green si possono trarre diverse conclusioni, variamente complicate. Il calvario del bambino, deceduto a 5 anni nel 2014, è riuscito tuttavia ad accendere un barlume di positività. Durante una notte di veglia a tentare di confortare il figlio in ospedale, Ryan Green ha avuto una sorta di strana, e qualcuno obietterà certamente inopportuna illuminazione: e se tentare di fermare quel pianto parlando a Joel, cullandolo e dandogli un po’ di succo di frutta fosse come trovarsi in una specie di orrendo videogioco? Sarebbe di certo stato un titolo in cui il giocatore non avrebbe avuto controllo su nulla, e per giunta uno in cui si sarebbe visto costretto a una sicura sconfitta.

Ryan ha deciso di parlarne moglie, Amy, del suo pensiero, che inizialmente ne è stata comprensibilmente sbigottita. La tenacia dell’uomo però l’ha portato a ricorrere ai suoi risparmi e a collaborare con uno sviluppatore indie e un sound designer, unione che ha prodotto un primo prototipo presentato alla Game Developers Conference di San Francisco, uno dei maggiori appuntamenti annuali dell’ambiente videoludico. Trovati i finanziatori di cui aveva bisogno in quell’occasione, Green è riuscito a produrre That Dragon, Cancer, un gioco in cui l’utente impersona lui stesso.

Ci si muove per la stanza esplorandola, con l’onnipresente, triste pianto di un bambino in sottofondo. Lo si può cullare, gli si può dare il succo che preferisce, gli si può parlare, ma lui continuerà col suo lamento. La madre di Joel, Amy, racconta di aver pianto a lungo rivivendo quella notte per la prima volta, anche se al tempo il terzogenito era ancora lì con loro. Altra consonanza con quanto realmente accaduto nella notte d’ispirazione di Green, dopo qualche minuto di pianto l’utente-Ryan si china su una sedia e inizia a pregare. E il bambino si quieta.

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