Lauren Groff – Fato e furia (Bompiani) trad. T. Pincio
Stabilmente in ogni lista di “libri che leggeremo nel 2016” del lontano 2015, «il romanzo più discusso dell’anno» per il Guardian, apprezzato e consigliato da Barack Obama su People, Fato e furia è il titolo di rilievo della narrativa straniera di Bompiani di quest’anno. Racconta la storia di Lotto e Mathilde Satterwhite, coppia newyorkese unita da ventiquattro anni di convivenza, un’unione indubbiamente felice se vista dall’esterno e inopinatamente dolente quando viene raccontata dai suoi protagonisti. Nella prima parte del libro a parlare è il solare Lotto, ex rampollo ed ex bambino prodigio, che snocciola la sua carriera e le tappe principali della sua storia d’amore; ma i toni rasentano il gotico nella seconda parte, quando la prospettiva diventa quella della signora Satterwhite, che come la Amy Dunne di Gone Girl ha saputo ottenere ciò che voleva dalle nozze manipolando il marito secondo necessità. Lauren Groff ha dichiarato che in origine aveva pensato di pubblicare due libri distinti: che avevano ancora da dirsi il signor e la signora Satterwhite, dopotutto? Ciò che a Fato e furia riesce particolarmente bene è portare in superficie l’assurdo rituale della quotidianità, dell’evoluzione di un amore, di tutti quei segreti inconfessabili e forse necessari, l’ingenuità fisiologicamente affrettata dei sogni di giovinezza e i lacci della società. In una parola, il matrimonio. (Davide Piacenza)
T.H. White – L’astore (Adelphi) trad. G. Ferrara degli Uberti
Lucy Littlejohn viveva in un appartamento all’ultimo piano a Knightsbridge con altre tre ragazze. Era un ménage in nulla atipico e faremmo bene a osservarlo da vicino. Di norma si alzano tra l’una e le due del pomeriggio per lunghe abluzioni a base di Badedas nel lussuoso bagno o una ruvida doccia nel gabinetto al piano di sotto. Dopodiché, con la tv a colori che lampeggia e rumoreggia sullo sfondo, si stravaccano nel salotto in camicia da notte e vestaglia, angelicamente splendenti nell’attico con banco di nuvole, sorseggiando caffè da ciotole in stile francese e parlando delle loro rispettive serate. Alle quattro escono a fare shopping in Sloane Street e Beauchamp Place, tornando alle sei per qualche bicchiere di Tio Pepe e altre chiacchiere prima di volare sopra a cambiarsi. Fra una telefonata e l’altra fanno dentro e fuori dalle rispettive stanze per prendere in prestito un profumo, scambiarsi un paio di collant, implorare un parere. Le loro voci scivolano fuori dalle camere da letto allegramente illuminate per congiungersi sull’oscuro pianerottolo; la conversazione potrebbe indurre a credere che queste ragazze siano critiche gastronomiche, esperte di vita notturna, rubriciste di rotocalchi, agenti in incognito; non è così. Alle nove cominciano ad arrivare i taxi e le limousine.
Vintage
Estratti da libri che stiamo rileggendo
Domenico Starnone – Via Gemito (Feltrinelli)
Ritornai per corso Garibaldi in via Casanova. Non ricordavo un solo racconto lieto di mio padre che avesse per protagonista il suo. Da ragazzino mi chiedevo se ai padri per loro natura fosse preclusa la possibilità di stare coi figli nelle ore felici. Forse – mi dicevo – i momenti di gioia sono prerogativa delle madri, spesso dei nonni, qualche volta di uno zio, ma dei padri no. Don Mimì certe volte aveva il ruolo di intervenire con le morte, per negare al figlio ciò che gli dava più gioia. Avevo mal di testa per il caldo, adesso, la stanchezza aveva cacciato via il buonumore. Sfioravo passanti distrattamente, lambivo brani di conversazione: troppo calore, ci sarà un terremoto; uno scippo in piazza Carlo III; forse domani piove; hanno quasi ammazzato due autisti dell’Atan; ‘a puzza che si sente a Porta Capuana. Poiché camminavo col naso per aria, a un certo punto andai a sbattere contro un tale che, al contatto, fece un salto di lato esclamando: «Mannaggiamarònn!». Mi scusai più volte, l’uomo fece un cenno per dire va bene, mi raccomandò in dialetto: «Però guardate dove andate».
Iscriviti alla newsletter di : ogni settimana un punto di vista diverso su quello che sta succedendo