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I finalisti del National Book Award di quest’anno

Il New Yorker ha pubblicato la lista completa dei finalisti del National Book Award. Dal 1950, anno di istituzione del premio, le categorie nelle quali si può concorrere sono andate diminuendo, e oggi ne sono rimaste quattro: narrativa, nonfiction, poesia e letteratura per ragazzi. I vincitori saranno annunciati il 16 novembre, e ognuno di loro riceverà diecimila dollari e una scultura di bronzo.
Quest’anno, gli scrittori in shortlist – cinque per categoria – sono in molti casi alla loro prima candidatura: c’è Viet Thanh Nguyen, che lo scorso anno ha vinto il premio Pulitzer con il suo romanzo d’esordio The Sympathizer, e adesso è in lizza con Nothing ever dies: Vietnam and the Memory of War nella sezione nonfiction.
Chi invece ha già vinto il premio è Jacqueline Woodson, che nel 2014 si è aggiudicata il National Book Award per la narrativa con Brown Girl Dreaming, il memoir sulla sua adolescenza passata prima in Carolina del Sud e poi a Brooklyn negli anni Sessanta e Settanta. Ora, invece, è finalista con la sua prima opera non per ragazzi degli ultimi vent’anni, Another Brooklyn, in cui racconta la storia di quattro adolescenti di colore cresciute nel quartiere, sottolineando «la ferocia in slow-motion della fine dell’infanzia» a New York. I ricordi, l’infanzia e la questione razziale sono tra i temi più ricorrenti in ogni categoria tra quelle che verranno premiate. The Underground Railroad di Colson Whitehead, un altro dei finalisti della fiction, immagina la fuga di un giovane ragazzo dalle piantagioni schiaviste del sud. E Raymie Nightingale di Kate DiCamillo – letteratura per ragazzi – è un racconto di un’amicizia fra tre ragazze durante un’estate passata in Florida.
Tra i candidati sono anche il membro del Congresso John Lewis con March: Book Three, il volume finale della sua trilogia di graphic novel, e la poetessa – e premio Pulitzer – Rita Dove con Collected Poems 1974–2004.

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