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Chi sono le #HotGirlsForBernie

È comparso venerdì 24 gennaio su Twitter come una sorta di bizzarra forma di endorsement elettorale. Parliamo dell’hashtag #HotGirlsForBernie, tramite cui migliaia di persone stanno esternando sui social il proprio appoggio a Bernie Sanders, in corsa per le primarie del Partito Democratico. Come succede spesso in questi casi, l’hashtag nasce per caso – le prime timide avvisaglie risalgono infatti a metà gennaio – e solo dopo si è trasformato in un trending topic.

Come segnala Vox, scorrendo #HotGirlsForBernie si possono trovare oggi le dichiarazioni di voto di molte donne e persone queer, che appoggiano Sanders per via delle sue politiche in materia di sanità, per il suo Green New Deal, per la promessa di abolire l’ICE (la polizia che controlla i confini) e per quella di riformare il sistema giudiziario e, almeno in parte, quello economico. Oltre ai ben noti volti maschili che per lui si sono espressi, da Mark Ruffalo ai Vampire Weekend, tra le donne famose che hanno scelto di appoggiare pubblicamente Sanders ci sono Emily Ratajkowski, Milla Jovovich e Susan Sarandon, ma la campagna del senatore del Vermont sembrava avere un problema con la propria base di riferimento.

Già nel 2016, infatti, lo stereotipo del “Bernie bro” – «uomini bianchi e arrabbiati che in alcuni casi erano anche un po’ sessisti», come li definisce Vox – aveva rischiato di rendere il candidato poco popolare tra le donne. Secondo le proiezioni del 2020, però, la base di Bernie sembra oggi essersi allagata e diversificata, quindi hashtag come #HotGirlsForBernie, per quanto ridicoli, fanno in realtà un gran bene alla sua campagna, tanto più nel momento in cui le primarie stanno per entrare nel vivo.