Le attiviste che hanno lanciato la zuppa di pomodoro sui Girasoli di Van Gogh hanno compiuto un gesto narrativamente perfetto ma che lascia un dubbio: si può discutere della crisi climatica compiendo azioni così radicali?
La calligrafia di Greta è diventata un font
È difficile che le nostre parole riusciranno mai ad avere lo stesso peso che hanno le sue, ma per essere incisivi come Greta Thunberg (almeno sulla carta) da ora si potrà usare il “Greta Gortesk”. Il team creativo dell’azienda di design UNO ha infatti realizzato un font scaricabile a partire dalla calligrafia della giovane attivista, che nell’agosto del 2018 ha iniziato la sua protesta sedendosi sola di fronte Riksdag, il Parlamento svedese.
Come riporta Fast Company, per portare la calligrafia di Greta in formato digitale il team ha ricercato tutte le fotografie dei suoi cartelli online, selezionandone alla fine solo due. Dopo aver estratto le lettere da queste immagini, le ha quindi convertite in vettori, regolando i glifi per armonizzare ogni segno (tra altezza, larghezza, spessore) e simulando quelle mancanti tenendo a mente le caratteristiche delle originali. La lettera “B”, per esempio, poiché assente nei cartelli presi in esame, è nata attraverso la duplicazione della curva della “R”. Lo stesso è accaduto per la “Q” e per la “W”, ottenute rispettivamente partendo da una “O” e da una “M”.
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«Sin dal primo momento in cui ho visto la sua scrittura, sono rimasto davvero colpito dal design audace e dalla chiarezza del messaggio», ha raccontato l’ideatore e designer Tal Shub. «Sembrava giusto trasformare quelle lettere che hanno dato vita a un vero movimento in qualcosa di più grande. Che potesse essere a disposizione di tutti». Meglio di Helvetica.

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.