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Tyler, the Creator si è lamentato di aver vinto il Grammy per il migliore album rap

La notizia della morte di Kobe Bryant in un incidente in elicottero, insieme alla figlia tredicenne e ad altre sette persone, ha gettato un’ombra sulla cerimonia dei Grammy Awards 2020, che si teneva all’interno dello Staples Center, dove i Los Angeles Lakers giocano le partite casalinghe della NBA (Bryant è stato un loro giocatore dal 1996). Alicia Keys, madrina della serata, ha cantato con Boyz II Men una versione a cappella di “It is so hard to say goodbye to yesterday”: «L’America e tutto il mondo hanno perso un eroe». Lizzo gli ha dedicato “Truth hurts” e “Cuz I love you”: «Questa notte è per Kobe».

Per quanto riguarda i premi, Billie Eilish ha battuto tutti i record: la cantante diciottenne è la prima donna e l’artista più giovane della storia a vincere le quattro categorie principali: Best New Artist, Album of the Year, Song of the Year e Record of the Year. La cantante è salita sul palco accompagnata dal fratello, collega e «migliore amico» Finneas. Tra coloro che si sono aggiudicati una statuetta, non è però stata l’unica a fare clamore. È il caso di Tyler, the Creator che con il suo disco Igor ha vinto il premio per il Miglior Album Rap dell’anno (si tratta della sua prima vittoria in assoluto). Come riporta riporta Vulture, però, una volta arrivato in sala stampa l’artista 28enne si è lamentato, contestando una dinamica ricorrente della premiazione, che tende ad assegnare agli artisti di colore soltanto i premi di determinate categorie.

«Da una parte», ha detto, «sono molto grato, dall’altra non posso fare a meno di notare che ogni volta che un artista di colore vince per un’opera musicale, di qualsiasi genere questa sia, viene inserita sempre nella categoria “rap” o “urban”. Perché non possiamo essere considerati semplicemente artisti pop?», ha detto. «Non mi piace quella parola “urban”», ha aggiunto. «È solo un modo politicamente corretto per dirmi la parola che inizia con la “n”». Tyler è stato raggiunto sul palco da sua madre e dal suo collaboratore di lunga data Jasper Dolphin. Nel suo discorso ha ringraziato Pharrell Williams, «mi ha permesso di sentirmi a mio agio con me stesso».