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Una delle band più popolari su Spotify nell’ultimo mese è un gruppo psych rock generato dall’AI Trecentomila ascoltatori mensili per i Velvet Sundown, che fanno canzoni abbastanza brutte e soprattutto non esistono davvero.
A Bologna hanno istituito dei “rifugi climatici” per aiutare le persone ad affrontare il caldo E a Napoli un ospedale ha organizzato percorsi dedicati ai ricoveri per colpi di calore. La crisi climatica è una problema amministrativo e sanitario, ormai.
Tra i contenuti speciali del vinile di Virgin c’è anche una foto del pube di Lorde Almeno, secondo le più accreditate teorie elaborate sui social sarebbe il suo e la fotografia l'avrebbe scattata Talia Chetrit.
Con dei cori pro Palestina e contro l’IDF, i Bob Vylan hanno scatenato una delle peggiori shitstorm della storia di Glastonbury Accusati di hate speech da Starmer, licenziati dalla loro agenzia, cancellati da Bbc: tre giorni piuttosto intensi, per il duo.
La Rai vorrebbe abbandonare Sanremo (il Comune) e trasformare Sanremo (il festival) in un evento itinerante Sono settimane che la tv di Stato (e i discografici) litigano con il Comune: questioni di soldi, pare, che potrebbero portare alla fine del Festival per come lo conosciamo.
La storia del turista norvegese respinto dagli Stati Uniti per un meme su Vance sembrava falsa perché effettivamente lo era Non è stato rimpatriato per le foto salvate sul suo cellulare, ma semplicemente perché ha ammesso di aver consumato stupefacenti.
In Giappone è stato condannato a morte il famigerato “killer di Twitter” Takahiro Shiraishi è stato riconosciuto colpevole degli omicidi di nove ragazze. Erano tre anni che nel Paese non veniva eseguita nessuna pena capitale.
Per sposarsi a Venezia e farsi contestare dai veneziani Bezos ha speso almeno 40 milioni di euro Una cifra assurda che però non gli basta nemmeno per entrare nella Top 5 dei matrimoni più costosi di sempre.

Come Giuseppe Conte è diventato uno stereotipo

L'uomo di legge, il professore paziente, l'eterno mediatore: il modo in cui i giornali italiani descrivono il premier si affida di continuo ai cliché.

02 Maggio 2019

Se il celebre marziano di Ennio Flaiano volesse farsi un’idea di che uomo sia il professore, avvocato e presidente del Consiglio Giuseppe Conte, e avesse la malaugurata idea di informarsi attraverso i retroscena politici dei quotidiani italiani, scoprirebbe un personaggio affine al biblico Giobbe il paziente più che un normale politico italiano.

Sarebbe sorpreso dall’attenzione riservata dalla stampa italiana alla formazione in giurisprudenza del nostro: quasi che l’aver passato anni tra memorie difensive, decreti ingiuntivi, dibattimenti fosse considerato fondamentale e decisivo nel condurre l’azione di governo. I giornali sono affascinati da Giuseppe Conte «uomo di legge», abituato a calcare i tribunali, luoghi dove ha imparato l’arte della retorica e della mediazione. Secondo Il Fatto Quotidiano, nelle mosse del premier in Consiglio dei ministri, si può notare «lo stile, la prudenza dell’avvocato, i piedi di piombo del mediatore gialloverde», condizione particolarissima che gli garantisce un distacco verso le futili liti dei suoi alleati.

Per sottolineare la sua attenzione ai dettagli sul caso Siri, il Sole 24 Ore nota che Conte, «da giurista qual è, non ha potuto lasciar perdere la questione», quasi costretto dalla deontologica rettitudine: mi piacerebbe ignorare i cavilli ma non ci riesco, è più forte di me. Deformazione professionale. Ma attenzione a non rendere il personaggio monodimensionale: Conte non è soltanto avvocato, è anche professore, un professore che si trova spesso costretto ad avere a che fare con allievi indisciplinati. E quindi, quando rimprovera Matteo Salvini, reo di aver alzato troppo la voce con lui, «certamente non ha perso il puntiglio tipico del professore universitario», tiene a raccontarci il Corriere.

In molti non perdono occasione per farci notare quanto sia vestito bene, sempre in ordine nonostante le immani fatiche. Il professore, avvocato e presidente del Consiglio possiede e sfoggia un piglio d’altri tempi: «Conte ha lo stile, l’eleganza e l’eloquio del perfetto democristiano di un tempo», scrive ancora il Corriere. D’altronde, sottolineano i nostri, ed ecco l’accostamento con Giobbe, con questi due vicepremier così litigiosi soltanto un premier speciale potrebbe condurre il governo del cambiamento dritto verso i suoi obiettivi.

I lettori vogliono saperne di più, ed ecco che il Sole 24 Ore li accontenta dedicando un intero articolo alle «Fatiche del premier Conte eterno mediatore». Dopo il racconto delle sue gesta, per tenerci modesti vagamente avvicinate alle dodici fatiche di Ercole, il Sole ci tranquillizza: tutti questi mesi di scontri hanno visto il premier, «affaticato, ma deciso a non mollare». In effetti eravamo un po’ in pensiero. Il Sole non è l’unico a preoccuparsi per il  premier, e anche Repubblica ci informa sui suoi scompensi emotivi con un titolo di apertura in prima pagina: «Conte molto turbato dalla lettera dei Regeni».

Come può un uomo sopportare tante avversità, ci chiediamo noi? Il quotidiano finanziario, visto che può, lo chiede direttamente al protagonista, che risponde tratteggiando il suo metodo: «Il metodo Conte, che sono pronto a brevettare ed è composto di tre elementi: lo studio attento dei dossier, il dialogo con gli attori di volta in volta coinvolti, il confronto con i ministri affinché venga garantita la massima soddisfazione degli interessi generali».

In ogni caso, Conte è sempre calmo, raramente alza la voce. Persino quando, a Strasburgo, i parlamentari europei degli altri paesi gli danno del burattino, il presidente del Consiglio riesce a rimanere: «Il moderato che l’Italia conosce, che evita di personalizzare lo scontro», riporta La Stampa. Una persona capace di fargli perdere la calma in ogni caso esiste. È Matteo Salvini. Secondo Il Giornale, «il sempre calmo Giuseppe Conte, da un po’ di tempo appare irritato con il suo scomodo vice per i suoi “sconfinamenti”», irritazione che può persino arrivare a «ira», come scrive il Corriere in occasione del consiglio dei ministri sul Salva Roma. Dei toni duri nei confronti di Salvini si stupisce anche l’Adnkronos, secondo cui il ministro dell’Interno «manda su tutte le furie persino Conte, di solito sempre pacato».

Cosa manca per completare il quadro del giurista, avvocato e professore? L’utilizzo dei brocardi naturalmente. Niente paura, ci viene in soccorso il Corriere, che riporta benevolo l’ennesima mediazione di Conte, concentrato ora sulla Tav: «E forse in quel frangente si sentiva più avvocato che presidente del Consiglio, se è vero che – come molti colleghi forensi – ha usato una citazione latina per introdurre il suo pensiero: “Sic stantibus rebus, l’opera può essere profondamente rivisitata ma non può essere realizzata”». E così, come molti colleghi forensi, anche il marziano passò al latino: «Quousque tandem abutere, cari quotidiani, patientia nostra?».

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