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In Giappone c’è un villaggio dove sono convinti sia stato sepolto Gesù

29 Aprile 2019

Shingo è un piccolo villaggio nel nord del Giappone a 650 chilometri da Tokyo dove si trovano le spoglie di Gesù. Non è esattamente uno scherzo, ma una specie di storia alternativa, una forma di ucronia, fiorita in una vera e propria credenza che ha fatto di questo paese di 2.500 abitanti una curiosa meta turistica, come racconta Messy Nessy Chic, per la presenza della tomba di Gesù.

Secondo la versione del Gesù di Shingo, a 21 anni Cristo avrebbe viaggiato verso il Giappone dove avrebbe studiato con un monaco sul Monte Fuji. A 33 anni sarebbe tornato in Palestina per fondare la sua nuova religione, trovando, come nella versione ufficiale, i romani fortemente contrari alla cosa. Il punto è che, in questa versione alternativa, Gesù ha un fratello minore suo sosia che si sarebbe offerto di prendere il suo posto sulla croce. Avrebbe quindi deciso di tornare in esilio in Giappone dove avrebbe adottato il nome Torai Taro Daitenku e avrebbe preso in sposa una certa Miyuko con avrebbe fatto tre figlie, vivendo fino all’età di 106 anni e dando vita a una discendenza, che è ancora oggi presente nel villaggio, la famiglia Sawaguchi: descritta come una delle strane cose di questo paese: «Molti di loro hanno occhi azzurri e custodiscono un curioso cimelio di famiglia, un frantoio del mediterraneo».

Alcuni storici fanno risalire la nascita di questa leggenda all’attivismo di Denjiro Sasaki sindaco di Shingo negli anni ’30, che tra le altre cose annunciò anche la scoperta nel paese dei resti di alcune antiche piramidi (che sono ancora oggi visitabili). «Sembra assurdo che una cittadina non-cristiana sia così coinvolta con Gesù, ma hanno un’ottima ragione per crederci: il turismo», sostiene la giornalista dell’Abc Jill Colgan che ha visitato Shingo qualche anno fa. La tomba del Gesù di Shingo attira ogni anno circa 10 mila visitatori.

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