Hype ↓
01:13 giovedì 18 settembre 2025
Nel nuovo film di Carlo Verdone ci sarà anche Karla Sofía Gascón, la protagonista caduta in disgrazia di Emilia Pérez La notizia ha permesso a Scuola di seduzione di finire addirittura tra le breaking news di Variety.
Enzo Iacchetti che urla «Cos’hai detto, stronzo? Vengo giù e ti prendo a pugni» è diventato l’idolo di internet Il suo sbrocco a È sempre Cartabianca sul genocidio a Gaza lo ha fatto diventare l'uomo più amato (e memato) sui social.
Ci sono anche Annie Ernaux e Sally Rooney tra coloro che hanno chiesto a Macron di ripristinare il programma per evacuare scrittori e artisti da Gaza E assieme a loro hanno firmato l'appello anche Abdulrazak Gurnah, Mathias Énard, Naomi Klein, Deborah Levy e molti altri.
Per Tyler Robinson, l’uomo accusato dell’omicidio di Charlie Kirk, verrà chiesta la pena di morte  La procura lo ha accusato di omicidio aggravato, reato per il quale il codice penale dello Utah prevede la pena capitale. 
Una editorialista del Washington Post è stata licenziata per delle dichiarazioni contro Charlie Kirk Karen Attiah ha scoperto di essere diventata ex editorialista del giornale proprio dopo aver fatto sui social commenti molto critici verso Kirk.
In Nepal hanno nominato una nuova Presidente del Consiglio anche grazie a un referendum su Discord Per la prima volta nella storia, una piattaforma pensata per tutt'altro scopo ha contribuito all'elezione di un Primo ministro.
Amanda Knox è la prima ospite della nuova stagione del podcast di Gwyneth Paltrow Un’intervista il cui scopo, secondo Paltrow, è «restituire ad Amanda la sua voce», ma anche permetterle di promuovere il suo Substack.
Luigi Mangione non è più accusato di terrorismo ma rischia comunque la pena di morte L'accusa di terrorismo è caduta nel processo in corso nello Stato di New York, ma è in quello federale che Mangione rischia la pena capitale.

Gerald Murnane è uno dei più grandi scrittori viventi ma non ne avete mai sentito parlare

05 Aprile 2018

Circa una settimana fa, sul New York Times è apparso un bellissimo articolo di Mark Binelli il cui titolo è una domanda: «Il prossimo vincitore del Nobel in Letteratura fa il barista in una polverosa città australiana?». L’uomo misterioso compare con una bella camicia a quadri in una fotografia in bianco e nero: segue un lungo ritratto-reportage-intervista. Una faccia mai vista in un luogo mai visto, Goroke. Oggi anche il Guardian ha dedicato un articolo a questo settantanovenne di bell’aspetto, che a quanto pare è uno dei più importanti scrittori in lingua inglese viventi. Il fatto strano è che nessuno di noi l’ha mai sentito nominare (o quasi: come sottolinea il Guardian, autori come JM Coetzee, Ben Lerner e Teju Cole sono da tempo suoi ardenti ammiratori). A quanto pare nella sua vita Murnane ha pubblicato ben 13 libri, tra romanzi, raccolte di racconti e un memoir, che oggi stanno rivedendo la luce in nuove pubblicazioni: presto, in Australia e negli Stati Uniti, uscirà anche una sua raccolta di poesie.

La maggior parte degli scritti di Murnane è quasi completamente priva di trama, avverte il Guardian: di solito lo si ama o lo si odia. Il suo stile è meditativo e più vicino al quello del saggio che alla fiction tradizionale. Nei suoi testi torna spesso sugli stessi temi e immagini (corse di cavalli, religione, amore non corrisposto, la capacità dell’immaginazione di superare la realtà) e a volte i libri si riferiscono uno all’altro (ad esempio la frase di apertura del suo nuovo romanzo, Border Districts, è quasi identica a quella del suo terzo e più famoso: The Plains). La sua scrittura mescola l’oscurità all’umorismo, trattando anche temi come alcolismo, malattia mentale, abusi sessuali, solitudine. Si dice che presto potrebbe vincere il Nobel.

Il primo passo per colmare questa tremenda lacuna letteraria, nell’attesa che i libri di Murnane vengano tradotti in italiano (per chi legge in inglese, l’ideale sarebbe iniziare dal suo capolavoro, The Plains, in quest’edizione con introduzione di Ben Lerner), sarà leggere il lungo ritratto del New York Times, che non si limita a illustrare il valore delle sue opere e ripercorrere la sua carriera, ma racconta ed esplora la sua storia e il suo stranissimo stile di vita: a quanto pare lo scrittore non ha mai avuto un computer, non ha la televisione, e vive nel minuscolo paese di Goroke (abitato da 623 anime), dove si è trasferito dopo la morte di sua moglie – con cui ha condiviso 43 anni della sua vita – e dove tiene lezioni di scrittura (nel golf club locale) durante le quali si occupa anche del bar. Odia viaggiare e non ha mai lasciato l’Australia. Ma questo è solo l’inizio. A quanto pare, poprio come i suoi libri, Gerald Murnane non è uno che si lascia descrivere in poche parole. Per capire il valore della sua persona e della sua letteratura bisogna prendersi un po’ di tempo: qui il lungo ritratto del New York Times.

Leggi anche ↓

L’attivista palestinese che ha lavorato a No Other Land è stato ucciso da un colono israeliano

Maestro e attivista, Odeh Muhammad Hadalin aveva aiutato i registi del documentario premio Oscar a girare il loro film a Masafer Yatta.

Sam Altman ha detto che a differenza dell’avvocato e del terapeuta, Chat GPT non ha l’obbligo del segreto professionale

Quello che le diciamo non si può cancellare e potrebbe essere usato in tribunale.

Ripensare tutto

Le storie, le interviste, i personaggi del nuovo numero di Rivista Studio.

Il surreale identikit di uno degli autori dell’attentato a Darya Dugina diffuso dai servizi segreti russi

La Nasa è riuscita a registrare il rumore emesso da un buco nero