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C’è un nuovo problema con l’Odissea di Nolan: l’accento americano degli attori Nel primo teaser del film Tom Holland e gli altri attori utilizzano una marcata cadenza americana, particolare che ha indispettito molti fan.
Le acque del mar Mediterraneo ormai sono così calde che nelle mappe satellitari appaiono arancioni L’agenzia spaziale europea ha pubblicato delle mappe impressionanti in cui si vede che in certe zone la temperatura dell'acqua arriva quasi a 30 gradi.
La Grazia, il nuovo film di Paolo Sorrentino, aprirà la Mostra del cinema di Venezia Protagonisti Toni Servillo e Anna Ferzetti, il film sarà in concorso e punterà a vincere il Leone d'Oro.
È morto Michael Madsen, uno degli ultimi cattivi di Hollywood Stroncato da un infarto a 67 anni, è ricordato dal pubblico soprattutto per i cattivi interpretati nell’universo tarantiniano.
Andrea Bajani ha vinto il Premio Strega 2025 con L’anniversario Feltrinelli torna alla vittoria 20 anni dopo l'ultima volta.
La Bbc non ha voluto trasmettere un documentario sui crimini dell’Idf contro i medici di Gaza Documentario che la stessa Bbc aveva commissionato. Si intitola Gaza: Doctors Under Attack e alla fine è andato in onda su Channel 4, tra le polemiche.
Per vincere le elezioni adesso Marine Le Pen punta sull’aria condizionata per tutti Una proposta che ha acceso il dibattito politico, in uno dei Paesi, la Francia, meno climatizzati d'Europa.
Luca Guadagnino sta cercando delle comparse molto specifiche per il misterioso film che girerà quest’estate in Piemonte Se avete la carnagione molto chiara o siete amanti di videogiochi, potrebbe essere la grande occasione per esordire al cinema.

Le vite dei ricchi

Generation Wealth, uscito da Phaidon, è una monografia sul lavoro ventennale di Lauren Greenfield intorno alla ricchezza e al benessere.

20 Giugno 2017

Che cosa proviamo guardando i ricchi? Li invidiamo? Vorremo essere come loro? Oppure li disprezziamo? Una Ferrari o un gioiello, una villa con piscina, ci impongono un giudizio morale? Forse il discorso cambia se distinguiamo i ricchi che vediamo per strada, che incrociamo in città o in vacanza, dai ricchi letterari o cinematografici, i ricchi della finzione. C’è tanto materiale narrativo che prende forma dal benessere, dalle famiglie che non hanno problemi economici, dalle tenute, dalle grandi cene, dallo shopping smisurato, forse perché non doversi preoccupare della sussistenza fa emergere dei conflitti più forti e interessanti, forse perché l’aspirazione alla ricchezza (o più in generale al potere) è uno dei sentimenti umani più riconoscibili, per quanto sia difficile da accettare.

La dissoluzione morale ed etica nei teenager hollywoodiani di Meno di zero è un esempio particolarmente utile per riflettere sul nostro atteggiamento di fronte alle rappresentazioni della ricchezza: non si può dire che gli adolescenti dissoluti di Ellis vivano una bella vita (disperazione, confusione, eccessi di qualunque tipo, assenza di empatia) eppure sono vite desiderabili, vite in cui da lettore vorresti trovarti, anche se magari non per tutta la vita. Meno di zero è un memorabile libro sulla ricchezza (e l’Occidente) perché l’autore, giocando proprio su questo conflitto – la seduzione che esercita un certo stile di vita anche sapendo che è moralmente sbagliato – ci mostra i nostri sentimenti e i nostri desideri, anche quelli che non sappiamo di avere.

Ellis è stato considerato uno principali critici dell’America reaganiana, eppure i suoi libri sono qualcosa di molto più complesso di una “critica”. Così come molto più complesse di una critica sono le fotografie di Lauren Greenfield incluse nel progetto Generation Wealth. Una monografia, appena uscita da Phaidon, che racconta il lavoro ventennale (accompagnato da interviste e documenti) di questa fotografa e documentarista intorno, appunto, al tema della ricchezza, un lavoro iniziato con il progetto Fast Forward: Growing Up in the Shadow of Hollywood sul confronto tra adolescenti delle classi ricche e povere a Los Angeles.

Per quanto molto più spinte sugli aspetti grotteschi e seduttivi rispetto a Ellis, e per quanto il progetto sia pervaso dichiaratamente da una critica agli eccessi della ricchezza, anche le fotografie di Laura Greenfield problematizzano il modo in cui guardiamo i ricchi. Sembrano buffi, a volte, lunari. Il modo in cui appaiono, in cui si vestono, in cui scelgono i loro accessori ci fanno pensare a quelle torte troppo decorate e con troppa panna, che guardiamo divertiti senza che ci venga voglia di mangiarle. Eppure, altre volte, scremata la cattiveria, si coglie un senso di sacro, una luce diversa che si posa sui volti di questi privilegiati globali. Quella luce ci dice che non è sempre così semplice prendere posizione, formare dei giudizi che tengano conto dei nostri sentimenti reali. Viene da pensare anche ai ritratti di re e di corte, una delle principali forme della pittura antica e di quella rinascimentale. Ancora oggi non sono univoci i segni che riusciamo a leggere nei volti dei ricchi e dei potenti: più che un semplice giudizio (e quindi una distanza), chiedono un rispecchiamento.

Nelle immagini, in ordine di apparizione: Kim Kardashian a 12 anni insieme a sua sorella Kourtney, 13, a una scuola di danza a Bel-Air, Los Angeles, 1992; la festa dell’Indipendenza del 1993 di Lindsey, 18 anni, che appena tre giorni prima si è affidata a un chirurgo estetico per rimodellare il suo naso; alcune ragazze della Crenshaw High School vincitrici di un concorso per ricevere un “Oscar treatment” che comprendeva limousine personali e photoshooting, 2001; Kailia Deliz, cinque anni, riceve il suo premio in denaro per la vittoria nel concorso di bellezza “Summer Fun” a Oxnard, California, nel 2011; il “bikini contest” di Becky, 20 anni, a Panama City, 2000; Jackie e le sue amiche a un’apertura su invito del Versace storie di Beverly Hills, 2007; Ilona nella sua casa di Mosca con la figlia Michelle, 4 anni, 2012, indossa una felpa del designer di moda Andrey Artyomov; l’imprenditrice di Las Vegas Tiffany Masters, 38 anni, impiega giovani ragazze per intrattenere i clienti dei nightclub locali.
Photograph and text © 2017 Lauren Greenfield/INSTITUTE
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