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17:37 mercoledì 19 novembre 2025
Il guasto di Cloudflare è stato così grave che ha causato anche il guasto di Downdetector, il sito che si occupa di monitorare i guasti su internet Oltre a X, ChatGPT, Spotify e tanti altri, nel down di Cloudflare è andato di mezzo anche il sito a cui si accede quando tutti gli altri sono inaccessibili.
Il nuovo film di Sydney Sweeney sta andando così male che il distributore si rifiuta di rivelarne gli incassi Christy sembra destinato a diventare il peggior flop dell'anno, il quarto consecutivo nel 2025 dell'attrice.
Diversi grandi hotel sono stati accusati di fare offerte ingannevoli e fuorvianti su Booking L’authority inglese che si occupa di pubblicità ha scoperto che quelle convenientissime offerte non sono mai davvero così convenienti.
Gli scienziati hanno scoperto che il primo bacio sulla bocca è stato dato 21 milioni di anni fa E quindi non se l'è inventato l'homo sapiens ma un ominide, un antenato comune di uomini, scimpanzé, gorilla e orango, animali che infatti si baciano.
Non si capisce bene perché ma Nicki Minaj è andata alle Nazioni Unite a parlare dei cristiani perseguitati in Nigeria Sembra che a volerla lì sia stato Trump in persona, dopo che in più occasioni Minaj gli ha espresso pubblico supporto sui social.
La nuova tendenza nell’industria del beauty è vendere prodotti di bellezza anche a bambine di 3 anni Da anni si parla di Sephora Kids, ma adesso ci sono storie che riguardano bambine addirittura più piccole.
Il Ceo di Google ha detto che nessuna azienda si salverebbe dall’eventuale esplosione della bolla dell’intelligenza artificiale Sundar Pichai ha detto che la "corsa all'AI" è un tantino irrazionale e che bisogna fare attenzione: se la bolla scoppiasse, nemmeno Google uscirebbe indenne.
La cosa più discussa del prossimo Met Gala non è il tema scelto ma il fatto che lo finanzierà Jeff Bezos Il titolo e il tema del Met Gala di quest'anno è Costume Art, un'edizione realizzata anche grazie al generoso investimento di Bezos e consorte.

Il transumanesimo potrebbe liberare le donne dall’orologio biologico

15 Gennaio 2019

Avete presente il concetto di orologio biologico, sia quello reale, sia quello imposto dalla società a partire dagli anni Settanta? Bene, presto scienza e tecnologia potrebbero risolvere alla radice sia il problema della fertilità in età matura che quello, ben più ampio, dell’infertilità, a fronte di implicazioni etiche non di poco conto. Se ne parla in un recente articolo di Quartz che traccia i possibili sviluppi della gametogenesi in vitro, una pratica su cui la comunità scientifica lavora ormai da tempo e che, sfruttando le proprietà delle cellule staminali, permette di trasformare le cellule cutanee in ovociti e (con buona probabilità) anche in sperma. La pratica è stata già sperimentata sui topi da un gruppo di ricercatori dell’università di Kyoto.

Come ha spiegato all’Adnkronos l’embriologa Laura Rienzi, direttrice dei laboratori dei centri di Pma Genera e già presidente della Società italiana di embriologia, riproduzione e ricerca (Sierr): «La tecnica è stata la seguente: sono state generate cellule pluripotenti umane da cellule del sangue (tecnica già precedentemente validata); è stato creato un “ovaio artificiale” di topo utilizzando cellule embrionali murine; le cellule pluripotenti umane sono state messe in coltura nell’ovaio artificiale per 4 mesi; è stata osservata la trasformazione delle cellule umane, che hanno cominciato a mostrare le caratteristiche ovocita-specifiche dei vari stadi della crescita. In particolare si è osservata una riprogrammazione epigenetica tipica delle cellule germinali».

Citando il caso di un genetista cinese che, lo scorso anno, ha cercato di manipolare i tratti ereditari di due bambini e che è stato poi condannato all’unanimità, Zoltan Istvan, politico “transumanista”, scrive su Quartz che «le sue azioni sono probabilmente solo l’inizio di un’era in cui gli esseri umani tenteranno di creare bambini “di design”». È l’ipotesi, appunto, dei transumanisti: quella di un’evoluzione umana che si fonde con il progresso tecnologico. L’embriologa Rienzi, però, è decisamente più cauta quando specifica che «il fatto che sia possibile creare oogoni utilizzando cellule staminali adulte anche nell’uomo genera nuove speranze nella cura dell’infertilità, anche se la tecnica è complessa e richiede ancora molto lavoro».

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