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Andrea Bajani ha vinto il Premio Strega 2025 con L’anniversario Feltrinelli torna alla vittoria 20 anni dopo l'ultima volta.
La Bbc non ha voluto trasmettere un documentario sui crimini dell’Idf contro i medici di Gaza Documentario che la stessa Bbc aveva commissionato. Si intitola Gaza: Doctors Under Attack e alla fine è andato in onda su Channel 4, tra le polemiche.
Per vincere le elezioni adesso Marine Le Pen punta sull’aria condizionata per tutti Una proposta che ha acceso il dibattito politico, in uno dei Paesi, la Francia, meno climatizzati d'Europa.
Luca Guadagnino sta cercando delle comparse molto specifiche per il misterioso film che girerà quest’estate in Piemonte Se avete la carnagione molto chiara o siete amanti di videogiochi, potrebbe essere la grande occasione per esordire al cinema.
La Lidl ha fatto una giacca limited edition dedicata agli Oasis e l’ha chiamata Lidl By Lidl Prende ispirazione da una giacca cult indossata da Liam, quella di Berghaus, di cui è volto pubblicitario.
L’uomo Del Monte ha dichiarato bancarotta L’azienda ha grossi debiti perché i consumatori statunitensi hanno cominciato a cercare cibi più sani, facendo diminuire molto le vendite. 
La sentenza del processo Diddy è molto più complicata di come la si sta raccontando È vero che è stato assolto dalle accuse più gravi, che gli facevano rischiare l'ergastolo. Ma è vero anche che rischia fino a 20 anni di carcere.
Il Dalai Lama sta per compiere 90 anni e Cina e Tibet già litigano per il suo successore Lui ha detto che il suo successore non nascerà sicuramente in Cina, la Cina lo ha accusato di essere «un manipolatore».

Futuro mai realizzato

Future Forms è un catalogo di vecchie tecnologie in vendita. Ma perché questi oggetti (il cosiddetto modernariato) esercitano così tanto fascino oggi?

27 Novembre 2015

E lei parlava di tutte quelle stranezze architettoniche futuristiche degli anni Trenta e Quaranta, quei pezzi di città americane davanti a cui passiamo senza neppure notarle: le pensiline dei cinema con le nervature che sembrano irradiare una misteriosa energia, le facciate di alluminio scanalato dei negozi, le sedie di tubo cromato che stanno a raccogliere la polvere negli atrii degli alberghetti. Tutte queste cose per lei erano parti di un mondo di sogno che l’oggi, indifferente, aveva dimenticato.

81Wux-GT9QLIl passo è tratta da un bellissimo racconto di William Gibson del 1981 intitolato Il continuum di Gernsback. È il primo racconto pubblicato da Gibson (nel 1981 sull’antologia Universe 11, in Italia sia nella raccolta di racconti di Gibson pubblicata inizialmente da Urania La notte che bruciammo Chrome, ma anche sull’antologia di fantascienza cyberpunk curata da Bruce Sterling Mirrorshades). Gernsback deriva dal nome di Hugo Gernsback, un editore di libri di fantascienza classica. Il racconto è una storia di allucinazioni, un peculiare tipo di allucinazioni provate dal protagonista, un fotografo incaricato di realizzare un servizio, appunto, su «architettoniche futuristiche degli anni Trenta e Quaranta» finendo per essere così ossessionato da quelle forme da vederle comparire nel suo campo visivo.

discovering-scarfolk«Sono fantasmi semiotici, frammenti di questo immaginario collettivo che si sono staccati e hanno preso vita autonoma, come le aeronavi alla Jules Verne che quei vecchi contadini del Kansas continuavano a vedere», spiega un altro personaggio del racconto, la critica d’arte Dialta Downes, autrice di un libro intitolato Futuropolis aerodinamica: il futuro mai realizzato. Il racconto intercetta temi che hanno interessato il movimento-estetica-corrente di pensiero definito Hauntology, si pensi al lavoro fatto dall’etichetta discografica Ghost Box e a un progetto ispirato dall’etichetta, la città immaginaria di Scarfolk pensata e disegnata dal grafico Richard Littler.

Kmart_greenradioEsistono oggetti del passato che hanno racchiuso, immaginato, previsto un possibile futuro, come se fossero stati pensati per anticipare il tempo. Hanno guardato avanti e, in alcuni casi, persino troppo, tanto che oggi, nel presente di quel futuro fantascientifico che tentavano di cogliere, queste forme sembrano altrettanti modellini di utopie non realizzate. Si prenda il lavoro di un designer mitologico come Dieter Rams, quello che ha modellato la peculiare estetica degli elettrodomestici Braun, che poi avrebbe ispirato Jonathan Ive nel disegno dei prodotti Apple. Perché questi oggetti (il cosiddetto modernariato) esercitano così tanto fascino visti dal futuro? Forse proprio perché, come si legge nel racconto di Gibson, rappresentano un futuro mai realizzato. Sono fantasmi semiotici.


Panasonic_TR-005Future Forms
è un sito messo in piedi da Mark, un designer di Oakland, California, con la passione per le tecnologie anni ’60 e ’70. Ha iniziato a collezionare questi oggetti per poi dedicarsi al restauro e alla vendita. Radioline, sveglie, mangiacassette. televisori, calcolatrici. Scorrere le immagini dei prodotti in vendita fa provare la strana vertigine di volgersi indietro pensando a sogni da cui ci siamo svegliati. La stessa sensazione che si prova guardando gli arredamenti delle stazioni di Odissea nello spazio. Forme future pensate per un mondo che non è più esistito.

www.future-forms.com

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