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00:43 giovedì 23 ottobre 2025
Anche quest’anno, il solito Tommaso Debenedetti ha diffuso la solita fake news sull’improvvisa morte del vincitore del Nobel per la Letteratura L'autodefinitosi «campione italiano della menzogna» prosegue così la sua lunga striscia di bufale a tema letterario, stavolta la vittima è László Krasznahorkai.
ChatGPT ha lanciato il suo browser con il quale vuole fare concorrenza a Google Chrome Si chiama Atlas, integra l’AI sin dalla barra di ricerca e aspira a insidiare il primato del web browser più utilizzato al mondo di Chrome.
Per due volte la Rai ha prima annunciato e poi cancellato la trasmissione di No Other Land e non si sa ancora perché È successo il 7 ottobre e poi di nuovo il 21. Al momento, non sappiamo se e quando il film verrà reinserito nel palinsesto.
A causa del riscaldamento globale, per la prima volta nella storia sono state trovate delle zanzare in Islanda Era uno degli unici due posti al mondo fin qui rimasto libero dalle zanzare. Adesso resta soltanto l'Antartide.
È uscita una raccolta di racconti inediti di Harper Lee scoperti nella sua casa di New York dopo la morte Si intitola La terra del dolce domani e in Italia l'ha pubblicata Feltrinelli.
A Teheran hanno inaugurato una stazione della metropolitana dedicata alla Vergine Maria La stazione si chiama Maryam Moghaddas, che in persiano significa proprio Vergine Maria, e si trova vicino alla più grande chiesa della città.
Cercando di uccidere una blatta, una donna in Corea del Sud ha scatenato un incendio in cui è andato distrutto un appartamento ed è morta anche una persona La donna ha usato un lanciafiamme fatto in casa con un accendino e un deodorante spray. La sorte della blatta al momento non è nota.
Si è scoperto che l’AI viene usata anche per produrre poverty porn, cioè immagini piene di stereotipi sulla povertà utilizzate poi nella campagne di sensibilizzazione Si trovano in vendita sulle piattaforme di foto stock, costano poco, non danno problemi di licenza né di consenso: è per questo che sono sempre più diffuse.

L’importanza del font nel capire il significato delle parole

05 Luglio 2016

Sarah Hyndman, graphic designer autrice del libro Why Fonts Matter, ha svolto un sondaggio per capire quali caratteri tipografici riflettono maggiormente i valori insiti nella Dichiarazione d’Indipendenza degli Stati Uniti. Sarah, che dirige lo studio di tipografia Type Tasting, ha presentato ai partecipanti dell’esperimento una serie di parole, tra cui “Democrazia”, “Libertà” e “Autonomia”, scritte utilizzando diverse famiglie di caratteri, domandando quale fosse il font che meglio si sposava col termine.

Alla vista della parola “Democrazia” il 62 per cento dei 114 intervistati ha scelto un carattere tradizionale come il Georgia. Al contrario per la parola “Libertà” il 45 per cento delle persone ha optato per un font molto dalle linee più sinuose. Parallelamente se “Autonomia” è associata dai partecipanti a un carattere più classico, il termine “Uguaglianza” si allinea a un font ben più moderno, dotato di lettere grandi che suscitano un’idea di autorevolezza.

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Grazie all’esperimento Sarah ha concluso che «crediamo in quel che leggiamo quando il carattere e la rispettiva parola sono armonizzati; quando questi due fattori non corrispondono il testo scritto diventa meno autentico». Allo stesso modo, secondo l’autrice della ricerca, «riconosciamo più velocemente una parola quando il suo significato rispecchia la tipografia utilizzata»; un linguaggio, questo, che ci permetterebbe «di comunicare ciò che abbiamo da dire in maniera più efficace».

In testata: uno studente di calligrafia si esercitata all’Accademia di arte di Sofia (Dimitar Dilkoff/Getty Images). Nel testo: i grafici estratti dal sondaggio realizzato da Sarah Hyndman.
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