Le attiviste che hanno lanciato la zuppa di pomodoro sui Girasoli di Van Gogh hanno compiuto un gesto narrativamente perfetto ma che lascia un dubbio: si può discutere della crisi climatica compiendo azioni così radicali?
I cocainomani hanno finalmente reso Fitbit utile

Potremmo interpretarla come una sorta di strategia di riduzione del danno sui generis, ma forse meglio prenderla così com’è: la Cnbc fa sapere che sempre più cocainomani a San Francisco utilizzano i contapassi fitness per “monitorare” il loro consumo di droga. Dispositivi come l’Apple Watch e Fitbit, insomma, sembrano aver trovato un’applicazione alternativa a quella per cui sono stati inizialmente concepiti: in fondo si tratta pur sempre di benessere della persona, no? Su Reddit i thread sull’argomento sono tanti e approfonditi, con gli utenti che raccontano le loro esperienze e si danno consigli sull’utilizzo “proattivo” di speed, ketamina e altre droghe.
Oldz: “Holy shit, it feels like my heart is jumping out of my chest, I better skip my turn at the cocaine rail party.”
Millennials: “Holy shit, my Fitbit is telling me my heart is jumping out of my chest, I better skip my turn at the cocaine rail party.”
— Adam Feuerstein (@adamfeuerstein) July 10, 2018
Manco a dirlo, i dottori interpellati dalla giornalista Christina Farr non sono proprio favorevoli a questa pratica non convenzionale, ritenendola anzi pericolosa per la salute. Ethan Weiss, cardiologo dell’Università della California di San Francisco, ha infatti avvertito i solerti festaioli «che il ritmo cardiaco e la pressione sanguigna sono anch’essi influenzati dall’uso di cocaina e non sono attualmente monitorabili dalla maggior parte dei dispositivi intelligenti di consumo». Non sembra strano che questa moda sia partita dalla Silicon Valley: dopo l’Adderall, il Burning Man e le orge più tristi della storia, questa volta i “techies” hanno fatto il giro completo, rovinando qualcosa che si erano inventati loro per primi.
Una donna consuma cocaina nel 1935 (Henry Guttmann/Getty Images)

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.