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15:54 sabato 15 novembre 2025
In Cina Wong Kar-wai è al centro di uno scandalo perché il suo assistente personale lo ha accusato di trattarlo male Gu Er (pseudonimo di Cheng Junnian) ha detto che Kar-wai lo pagava poco, lo faceva lavorare tantissimo e lo insultava anche, in maniera del tutto gratuita.
In Giappone un’azienda si è inventata i macho caregiver, dei culturisti che fanno da badanti agli anziani Un'iniziativa che dovrebbe attrarre giovani lavoratori verso una professione in forte crisi: in Giappone ci sono infatti troppi anziani e troppi pochi caregiver.
Rosalía ha condiviso su Instagram un meme buongiornissimo in cui ci sono lei e Valeria Marini  Cielo azzurro, nuvole, candele, tazza di caffè, Rosalia suora e Valeria Marini estasiata: «Non sono una santa, però sono blessed», si legge nel meme.
Hideo Kojima si è “giustificato” per la sua foto al Lucca Comics con Zerocalcare dicendo che l’ha fatta senza sapere chi fosse Zerocalcare Non c’era alcuna «intenzione di esprimere sostegno a nessuna opinione o posizione» da parte di Kojima, si legge nel comunicato stampa della Kojima Productions.
Anche Charli XCX si è messa a scrivere su Substack Il suo primo post si intitola "Running on the spot of a dream" e parla di blocco della scrittrice/musicista/artista.
A poche ore dalla vittoria al Booker Prize è stato annunciato che Nella carne di David Szalay diventerà un film Ad acquisire i diritti di trasposizione del romanzo sono stati i produttori di Conclave, noti per il loro fiuto in fatto di adattamenti letterari.
Il nuovo film di Tom Ford è già uno dei più attesi del 2026, per tantissime e buonissime ragioni Un progetto che sembra quasi troppo bello per essere vero: l'adattamento di uno dei più amati romanzi di Ann Rice, un cast incredibile, Adele che fa l'esordio da attrice.
Nel primo teaser del Diavolo veste Prada 2 si vede già la reunion di Miranda e Andy Le protagoniste salgono insieme sull’ascensore che porta alla redazione di Runway, riprendendo una scena cult del film originale.

Alle europee la Finlandia ha detto qualcosa di sinistra

10 Giugno 2024

Uno dei classici della Seconda Repubblica era la reazione degli elettori di sinistra dopo l’ennesima vittoria di Berlusconi: prima veniva l’analisi della sconfitta e poi l’annuncio dell’imminente trasloco in un Paese elettoralmente affine. Negli anni si sono preannunciati esodi – mai verificatisi, poi – nella Spagna di Zapatero, nella Francia di Hollande, nella Grecia di Tsipras, nel Portogallo di António Costa. Adesso a questa lista si aggiunge anche la Finlandia, uno dei pochissimi Paesi d’Europa – assieme a Svezia e Danimarca, dove le cose sono andate in maniera abbastanza simile – che della già ribattezzata “onda nera” non ha subìto nemmeno gli schizzi. Anzi: la leader dell’Alleanza di Sinistra Li Andersson è stata la candidata più votata di tutta questa tornata elettorale finlandese. Ieri sera, intorno alle 20:30, quando non era stato scrutinato nemmeno il 60 per cento delle schede, Andersson aveva già battuto il record di preferenze – 157 668 – stabilito da Paavo Väyrynen del Partito di Centro. Finito il conteggio, le preferenze per Andersson sono state quasi 250 mila. «Sono sconvolta», ha commentato lei nelle numerose interviste concesse nelle ultime ore. 

Anche per i Verdi questa tornata elettorale è stata positiva: Ville Niinistö è stato eletto per un altro mandato al Parlamento europeo e si è detto soddisfattissimo del successo riscosso da Andersson. «Nelle elezioni parlamentari c’è stato il fenomeno Sanna Marin, in quelle presidenziali abbiamo assistito al fenomeno Pekka Haavisto [uno dei leader dei Verdi finlandesi, ndr] e adesso è arrivato il fenomeno Li Andersson. Nel successo del centro sinistra rientrano anche i due seggi al Parlamento europeo mantenuti dal Partito socialdemocratico e i due guadagnati, appunto, dall’Alleanza di Sinistra: si tratta di Merja Kyllönen, ex ministra dei Trasporti del governo Katainen, e Jussi Saramo, capogruppo del partito nel Parlamento finlandese. Detto questo, a “vincere” le elezioni europee è stato il Partito di Coalizione Nazionale dell’attuale Primo ministro Petteri Orpo, (centro destra, liberale, conservatore), votato da un quarto degli elettori. 

L’unico ad aver perso è Riikka Purra, leader dei Veri Finlandesi: il partito avrà soltanto un rappresentante nel prossimo Parlamento europeo. Siccome la globalizzazione ha interessato anche la politica, la scusa che hanno trovato i Veri Finlandesi, tra le altre cose partito smaccatamente euroscettico, è quella che stiamo sentendo ripetere anche agli euroscettici di casa nostra: «Ai nostri elettori non importa delle elezioni europee, anzi, le evitano proprio».

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