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Tutti i film al Festival di Venezia che dobbiamo tenere d’occhio

C’è anche Luca Guadagnino con il documentario sulla vita di Salvatore Ferragmano, Salvatore: shoemaker of dreams, tra i titoli che secondo Indiewire dovremmo tenere d’occhio in vista della prossima Mostra del Cinema di Venezia (dal 2 settembre al 12 settembre). Proprio nell’anno di film rimandati, posticipati, nonostante le scalette di numerosi festival come quello di Toronto siano state ridotte, sono numerose le attese, molte delle quali fuori concorso.

Oltre a Mainstream di Gia Coppola (la nipote di Sofia Coppola), già nota per aver realizzato nel 2014 quello che è stato definito uno dei migliori affreschi della gioventù americana di questo secolo, Palo Alto, ci sono City Hall, documentario di Frederick Wiseman sul ruolo del governo nel definire l’identità di una città, e Miss Marx dell’italiana Susanna Nicchiarelli (qui il trailer): un dramma basato sulla vita della figlia di Karl Marx, Eleanor Marx, non legato alle biografie tradizionali ma affidato a un uso «ironico della musica contemporanea e a un’estetica minimalista per l’abbigliamento e l’arredamento», come aveva commentato la regista.

Dal primo teaser di New Order del regista messicano Michel Franco, si percepisce l’atmosfera di inquietudine che caratterizza l’intero film, un dramma distopico raccontato attraverso gli occhi di una sposa benestante, e del personale di servizio che trama contro la sua famiglia. Grande attenzione merita anche One Night in Miami, ambientato il 25 febbraio 1964 all’indomani della sconfitta di Sonny Liston da parte di Cassius Clay per il titolo di campione mondiale di boxe di pesi massimi al Miami Beach Convention Center. Pieces of a Woman dell’ungherese Kornél Mundruczó con Shia LaBeouf, si concentra su un lutto familiare e su ciò che ne consegue, mentre Saint Narcisse esplora il feticismo dei gemelli diventato un punto fermo della pornografia gay.

C’è poi Tragic Jungle ambientato nel 1920 al confine tra Messico e Belize sull’incontro di un gruppo di messicani con un essere leggendario che si nasconde nel cuore della giungla; Nomadland di Chloé Zao che vede la partecipazione di veri nomadi insieme a Frances McDormand (e per molti già un probabile candidato agli Oscar 2021); infine Notturno di Gianfranco Rosi, Leone d’Oro nel 2013 con Sacro Gra, sulle zone del Medio Oriente martoriate dalla guerra.