Le attiviste che hanno lanciato la zuppa di pomodoro sui Girasoli di Van Gogh hanno compiuto un gesto narrativamente perfetto ma che lascia un dubbio: si può discutere della crisi climatica compiendo azioni così radicali?
Facebook è più “memorabile” della letteratura?

Ricordare uno status update su Facebook è più facile di ricordare una frase di un romanzo: questa, almeno, è la conclusione di una squadra di psicologi della University of Warwick e di UC San Diego.
I ricercatori hanno preso un campione di 200 status postati su Facebook e li hanno mostrati, estrapolati dal contesto, a 32 volontari. Nello stesso esperimento, le stesse persone hanno visto anche 200 frasi estrapolate da altrettanti libri, sia di fiction che di non-fiction.
Il risultato? In media, i partecipanti all’esperimento ricordavano le frasi provenienti dai social media con una frequenza di una volta e mezzo superiore rispetto alle frasi estrapolate da un libro.
La spiegazione, ipotizzano i ricercatori, sta nel fatto che le frasi provenienti da Facebook sono più immediate, in quanto scritte (il più delle volte) di getto, e senza un processo di editing. «La scrittura che è più facile e veloce da produrre è anche più facile da ricordare», spiega la dottoressa Laura Mickes (Warwick). «Più la scrittura è casuale e non-editata, più essa è “pronta” per essere memorizzata».

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.