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12:20 giovedì 13 novembre 2025
È uscito il primo trailer di Marty Supreme, il film sul ping pong con cui Timothée Chalamet punta a vincere l’Oscar Il film di Josh Safdie è stato accolto con entusiasmo dalla critica e il suo protagonista è già lanciatissimo verso la statuetta per il Miglior attore. 
Da oggi scatta il blocco ai siti porno per i minorenni, solo che al momento non è bloccato niente Dal 12 novembre i portali per adulti devono controllare l'età degli utenti con un sistema esterno e anonimo, che però non è ancora operativo.
È morto Homayoun Ershadi, leggendario attore iraniano che Abbas Kiarostami scoprì a un semaforo Il suo ruolo ne Il sapore della ciliegia lanciò una carriera iniziata per caso: nonostante il successo, non si è mai sentito un vero attore.
Papa Leone XIV ha rivelato i suoi quattro film preferiti e tra questi non ci sono né ConclaveThe Young Pope E neanche Habemus Papam e I due Papi né nessun altro film che parli di Papi.
Hbo ha annunciato che V per Vendetta tornerà, stavolta come serie tv Del progetto al momento si sa pochissimo, ma è già stato confermato James Gunn nel ruolo di produttore esecutivo.
Le aziende di Big Tech stanno investendo nella creazione di neonati “di design”, cioè geneticamente modificati I miliardari della Silicon Valley hanno deciso che quello di cui l'umanità ha bisogno è una formula per creare “neonati potenziati”.
Secondo il presidente della COP30 i Paesi ricchi dovrebbero tutti prendere lezioni di ambientalismo dalla Cina André Corrêa do Lago ha detto che la Cina, uno dei tre maggiori inquinatori al mondo, è l'esempio che il resto del mondo dovrebbe seguire.
Prima di essere scarcerato, Sarkozy si è vantato su Instagram di tutte le lettere che stava ricevendo in carcere Un reel sull'Instagram dell'ex Presidente mostra le tante lettere, regali e cartoline inviategli dai sostenitori. Lui ha promesso che risponderà a tutti.

Quando la Bosnia in guerra partecipò all’Eurovision ma nessuno la votò

17 Maggio 2022

Se avete seguito la finale dell’Eurovision di quest’anno, potreste per qualche minuto aver temuto che l’Ucraina non vincesse come tutti prevedevano. Sorprendentemente, alla fine, i Paesi europei che hanno dato i loro 12 punti agli ucraini non sono stati tanti. Prima del conteggio dei punti ottenuti col televoto, l’Ucraina era decisamente lontana dalla vetta. In testa c’era il Regno Unito, al secondo posto la Svezia, poi la Spagna. A ribaltare la situazione è stato il pubblico a casa: grazie a più di 400 punti ottenuti col televoto, i Kalush Orchestra sono schizzati in cima alla classifica. Nell’attesa di capire se l’evento dell’anno prossimo potrà davvero tenersi a Kiev, qualcuno ha voluto sottolineare che la loro vittoria non era affatto scontata, anzi, e che il calore mostrato dall’Europa nei confronti degli ucraini è qualcosa di inedito nella storia dell’evento: su Twitter la giornalista Melina Borčak ha dedicato un lungo thread all’edizione del 1993, durante il quale quando la Bosnia assediata non ottenne alcuna empatia.

Borčak ha raccontato di come quell’anno, per raggiungere l’Eurovision in Irlanda, la delegazione bosniaca dovette scappare da una Sarajevo assediata, perdendo sei dei suoi componenti. «La prima volta che la Bosnia ha partecipato all’Eurovision, la nostra delegazione era fuggita da Sarajevo assediata dalle bombe e dai cecchini. Sei persone morirono quella notte e 17 rimasero ferite», scrive. E continua raccontando l’esperienza del cantante: «Fazla ha dovuto provare due volte a raggiungere l’aereo. Al secondo tentativo, ha perso le scarpe nel fango della pista dell’aeroporto distrutta e ha continuato a correre, a piedi nudi». Come continua a raccontare nel thread, i sopravvissuti dovettero poi percorrere dieci chilometri sul monte Igman, alto 1510 metri.



Una volta raggiunto l’Eurovision, i problemi continuarono: «A proposito dei giornalisti, il cantante Muhamed Fazlović Fazla disse: “La più grande sorpresa per loro è stata che un musulmano potesse avere i capelli biondi e gli occhi azzurri. Ogni giorno sentivo: ‘Non sembri un musulmano!’ Ho chiesto loro: ‘Come dovrebbe essere un musulmano?'”. Chi già sapeva che i musulmani possono anche “sembrare europei” voleva comunque escluderlo dall’Europa».
La canzone di Fazla era una lettera d’amore a una donna fuggita da parte di un uomo che lotta per sopravvivere in Bosnia.

«Non avevamo un collegamento video, nemmeno un telefono! Ma un pessimo collegamento radio, con il quale la Sarajevo assediata cercò di rompere l’isolamento», continua a raccontare la giornalista, sottolineando il punteggio “vergognosamente basso” che portò la Bosnia al sedicesimo posto. E conclude, sfogandosi, sulla vittoria dell’Ucraina: «La canzone è buona, ma nessuno può negare che molti voti siano stati aggiunti per empatia». Il thread ha ovviamente generato un dibattito molto acceso sulla storia dei conflitti e delle guerre in Europa ma anche su come sia cambiata la modalità di votazione dell’Eurovision.

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