Hype ↓
07:22 domenica 7 dicembre 2025
Quentin Tarantino ha detto che Paul Dano è un attore scarso e i colleghi di Paul Dano hanno detto che Quentin Tarantino farebbe meglio a starsene zitto Tarantino lo ha accusato di aver “rovinato” Il petroliere, definendolo «un tipo debole e poco interessante».
Già quattro Paesi hanno annunciato il boicottaggio dell’Eurovision 2026 dopo la conferma della partecipazione di Israele Spagna, Paesi Bassi, Irlanda e Slovenia hanno annunciato la loro intenzione di boicottare questa edizione se davvero a Israele verrà permesso di partecipare.
Pantone è stata accusata di sostenere il suprematismo bianco perché ha scelto per la prima volta il bianco come colore dell’anno L'azienda ha spiegato che dietro la scelta non c'è nessuna intenzione politica né sociale, ma ormai è troppo tardi, la polemica è esplosa.
L’acquisizione di Warner Bros. da parte di Netflix sta mandando nel panico tutta l’industria dell’intrattenimento La geografia del cinema e dalla tv mondiale cambierà per sempre, dopo questo accordo da 83 miliardi di dollari.
Lily Allen distribuirà il suo nuovo album anche in delle chiavette usb a forma di plug anale Un riferimento a "Pussy Palace", canzone più chiacchierata di West End Girl, in cui racconta come ha scoperto i tradimenti dell'ex marito, l'attore David Harbour.
Dario Vitale lascia Versace, appena nove mesi dopo esserne diventato direttore creativo Era stato nominato chief creative officer del brand, appena acquisito dal gruppo Prada, a marzo di quest'anno.
L’unica tappa italiana del tour di Rosalìa sarà a Milano, il 25 marzo Sono uscite le date del tour di Lux: partirà il 16 marzo 2026 da Lione e si chiuderà il 3 settembre a Portorico.
Secondo una ricerca, l’inasprimento delle leggi sull’immigrazione in Europa sta facendo aumentare e arricchire i trafficanti di essere umani Il Mixed Migration Centre ha pubblicato un ampio studio in cui dimostra che le politiche anti immigrazione stanno solo aggravando il problema che avrebbero dovuto risolvere.

Ancora Sottsass? Sì

La nuova mostra di Triennale Milano è la risposta perfetta a chi si chiede il perché di un'altra mostra dedicata a Ettore Sottsass.

20 Gennaio 2023

È la vita degli artisti quello che conta, non la loro opera. «Le opere sono cadaveri vaganti» è con questo testo, scritto a mano da Ettore Sottsass e stampato su un enorme pannello, che la Triennale di Milano apre la mostra “Ettore Sottsass. La Parola” (dal 20 gennaio al 2 aprile 2023). «Tutti dovrebbero sempre raccontare la loro vita e scrivere diari immensi», afferma Sottsass, «anzi tutti dovrebbero soltanto vivere, voglio dire sapere di vivere».

Questa terza mostra in Triennale – a scanso di equivoci, nessuna trilogia che si chiude, tutt’altro, piuttosto la terza puntata di una saga che proseguirà anno dopo anno – è dedicata al tema della “Parola”, elemento presente in tutta l’opera di questo autore che ha saputo lavorare su ogni aspetto della creatività: architetto, designer, fotografo, artista, scrittore. Marco Sammicheli, che ha curato la mostra attingendo all’immenso archivio di Sottosass anche grazie alla collaborazione di Iskra Grisogono e Barbara Radice – per conoscere le pieghe della storia, andrebbero letti i diari raccolti in “Perché morte non ci separi”, che Barbara Radice ha iniziato a tenere il giorno dopo la morte di Sottsass – ha scelto di non esporre quei testi della produzione letteraria di Sottsass che Adelphi, Neri Pozza, Electa e altri editori stanno periodicamente pubblicando. «Questo non è un omaggio alla letteratura di Sottsass« spiega Sammicheli «è una mostra sulla sua capacità di fare letteratura».

Foto di Gianluca Di Ioia

Così, il manicheismo della vita che «o la si vive o la scrive» viene facilmente superato da Ettore Sottsass, che non ha mai smesso né di vivere, né di scrivere. «È stato un uomo che ha vissuto moltissimo, ha affrontato ogni esperienza con grande profondità, e che non mai smesso di lavorare» dice Sammicheli «è stato capace di trasformare qualcosa di personale in universale. E ha sempre avuto saputo trasferire la parola orale in parola scritta con lucidità e limpidezza». La parola per Ettore Sottsass è un elemento ricorrente che ha ruoli diversi: può essere descrittiva, visiva, compositiva, a volte è ironica, altre di denuncia, può essere una dichiarazione, uno statement, oppure un gesto simile alla pittura parietale primitiva che supera qualsiasi codice – alfabeto o ideogramma – per andare alle radici del segno.

Tra le opere esposte al primo piano della Triennale, dove il Presidente Stefano Boeri nel 2021 ha voluto dedicare uno spazio permanente a Ettore Sottsass, si trova “Il pianeta come Festival”, del 1972. Festival, un’idea di condivisione, una parola che esprime la possibilità di guardare il mondo insieme e che si offre a diversi livelli di lettura: stare insieme, ma per fare festa o per condividere una protesta? È questo l’esempio di come le parole, le frasi e i titoli di Sottsass debbano essere letti con un punto interrogativo finale. «Non c’è asserzione in queste opere», dice Sammicheli, «sono sempre domande sul mondo che Sottsass, con grande capacità di assimilazione, si è trovato a osservare. Giornali, taccuini, diari… tutto è una possibilità per Sottsass». Nessuno ha detto “strumento”, e sarebbe bello poter sempre sostituire la parola “strumento”, così orientato sulla funzione, con la parola “possibilità”.

Foto di Gianluca Di Ioia

Ettore Sottsass, oltre all’incredibile capacità di non finire mai relegato in un quadro disciplinare, procedendo appunto per possibilità, è stato un grande maestro, ha voluto coltivare generazioni di autori. Dal suo studio, dai movimenti di cui si è fatto promotore, sono usciti grandi architetti, designer, curatori, scrittori. È per questo che alla domanda: perché un’altra mostra di Sottsass? La risposta è immediata: è per la volontà di aggiungere conoscenza.

Articoli Suggeriti
L’età dell’oro del cinema italiano non sarebbe stata la stessa senza le fotografie di Tazio Secchiaroli

Del leggendario fotografo abbiamo parlato con il figlio Davide, in occasione dell'inaugurazione della mostra dedicata a suo padre al Festival del Cinema di Porretta Terme.

La leggendaria collezione d’arte di Ileana Sonnabend è arrivata a Mantova

Ha aperto nel Palazzo della Ragione un nuovo museo dedicato a una delle collezioni private più importanti del Novecento: 94 opere che hanno cambiato la storia dell'arte.

Leggi anche ↓
L’età dell’oro del cinema italiano non sarebbe stata la stessa senza le fotografie di Tazio Secchiaroli

Del leggendario fotografo abbiamo parlato con il figlio Davide, in occasione dell'inaugurazione della mostra dedicata a suo padre al Festival del Cinema di Porretta Terme.

La leggendaria collezione d’arte di Ileana Sonnabend è arrivata a Mantova

Ha aperto nel Palazzo della Ragione un nuovo museo dedicato a una delle collezioni private più importanti del Novecento: 94 opere che hanno cambiato la storia dell'arte.

L’acquisizione di Warner Bros. da parte di Netflix sta mandando nel panico tutta l’industria dell’intrattenimento

La geografia del cinema e dalla tv mondiale cambierà per sempre, dopo questo accordo da 83 miliardi di dollari.

Arabella, un film, due amiche

Carolina Cavalli e Benedetta Porcaroli, rispettivamente regista e attrice de Il rapimento di Arabella, al cinema dal 5 dicembre, sono le protagoniste della nostra nuova digital cover.

L’unica tappa italiana del tour di Rosalìa sarà a Milano, il 25 marzo

Sono uscite le date del tour di Lux: partirà il 16 marzo 2026 da Lione e si chiuderà il 3 settembre a Portorico.

Fontaines D.C., Kneecap e molti altri musicisti hanno fondato un’alleanza di artisti per contrastare l’estrema destra

Si chiama Together e ha già indetto una grande manifestazione per il 28 marzo a Londra.