Dopo due anni di prove, EssilorLuxottica ha deciso di introdurre la settimana lavorativa corta
Le sperimentazioni fatte fin qui hanno dato ottimi risultati, e ora l'azienda sembra intenzionata a cambiare definitivamente modello di produzione
EssilorLuxottica ha deciso di introdurre la settimana lavorativa corta. Su iniziativa dell’azienda, i lavoratori avranno venti giornate di riposo in più all’anno, a parità di stipendio. Saranno diluite in venti settimane, vedremo quale o quali dei diversi stabilimenti del gruppo saranno interessati. Un passo che, nelle intenzioni, dovrebbe alleggerire il carico di lavoro, migliorare l’equilibrio tra vita privata e professionale e rendere più efficiente la produzione, e portare anche dei benefici ambientali dati i minori consumi energetici.
L’azienda ha firmato un accordo con i sindacati di categoria (Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil). Il modello, già testato in diversi stabilimenti a partire dal 2024, entrerà in vigore a partire dal prossimo gennaio. Nei prossimi mesi si apriranno i tavoli tecnici che dovranno declinare questo accordo di massima in delle procedure precise che lavoratori e azienda dovranno seguire. Per il momento resta l’immagine di una multinazionale che sceglie di sperimentare un modello organizzativo e produttivo diverso, un modello che, se dovesse dimostrarsi funzionante come tutti gli esperimenti fatti in questo senso suggeriscono, in Italia e all’estero, potrebbe diventare una nuova normalità non solo per l’occhialeria, ma per l’intera manifattura italiana. Di sicuro, da quando EssilorLuxottica ha iniziato a sperimentare con la settimana lavorativa corta si è registrata una diminuzione degli infortuni sul lavoro, meno dipendenti hanno lasciato l’azienda, i turni sono diventati più sostenibili, la produttività è aumentata e i costi, soprattutto quelli legati al consumo energetico, sono scesi.
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Come si legge nel comunicato stampa, Francesco Milleri, presidente e amministratore delegato di EssilorLuxottica, parla di impegno che va oltre l’azienda e che si propone come contributo all’intero sistema italiano dell’innovazione. Le organizzazioni sindacali, dal canto loro, sottolineano come la solidità delle relazioni industriali possa essere la leva per garantire buona occupazione e competitività internazionale, senza snaturare l’artigianalità e l’eccellenza che hanno fatto del marchio Luxottica un simbolo del Made in Italy.
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