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La Corte di giustizia europea ha stabilito che gli animali sono bagagli e quindi può capitare che le compagnie aeree li perdano Il risarcimento per il loro smarrimento è quindi lo stesso di quello per una valigia, dice una sentenza della Corte di giustizia dell'Unione Europea.
È uscito il memoir postumo di Virginia Giuffre, la principale accusatrice di Jeffrey Epstein Si intitola Nobody’s Girl e racconta tutti gli abusi e le violenze subiti da Giuffré per mano di Epstein e dei suoi "clienti".
È morto Paul Daniel “Ace” Frehley, il fondatore e primo chitarrista dei KISS Spaceman, l'altro nome con cui era conosciuto, aveva 74 anni e fino all'ultimo ha continuato a suonare dal vivo.
Dell’attentato a Sigfrido Ranucci sta parlando molto anche la stampa estera La notizia è stata ripresa e approfondita da Le Monde, il New York Times, il Washington Post, Euronews e l’agenzia di stampa Reuters.
Oltre alle bandiere di One Piece, nelle proteste in Usa è spuntato un altro strano simbolo: i costumi gonfiabili da animale Costumi da rana, da dinosauro, da unicorno: se ne vedono diversi in tutte le città in cui si protesta con Trump e contro l'Ice.
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L’uscita di Dune 2 potrebbe essere rimandata a causa dello sciopero degli attori

21 Luglio 2023

Le conseguenze dello sciopero indetto da Sag-Aftra – il sindacato degli attori di Hollywood – cominciano a farsi sentire. Lo avevamo anticipato qui: se gli attori non partecipano alle anteprime e alle prime, se non posso prendere parte ai tour promozionali e agli eventi con il pubblico, perché mai i produttori dovrebbero far arrivare un film nelle sale? È la preoccupazione che in questi giorni, come riporta Variety, sta convincendo Warner Bros. a posticipare la distribuzione di Dune: Parte 2 all’anno prossimo. L’uscita del film, infatti, al momento è prevista per il 3 di novembre negli Usa (l’1 in Italia) ma, stando alle previsioni di moltissimi esperti del settore e addetti ai lavori, c’è il serio rischio che per quella data lo sciopero degli attori sia ancora in corso. Se Timothée Chalamet e Zendaya non potessero davvero partecipare alla campagna promozionale né alle anteprime/prime del film, il rischio per la casa di produzione sarebbe troppo grande. Soprattutto per un film la cui realizzazione, senza considerare le spese di marketing, costerà intorno ai 150 milioni di dollari.

Questa indiscrezione ripresa da Variety è un’ulteriore conferma dei timori che iniziano a serpeggiare tra i dirigenti degli studios hollywoodiani. Lo sciopero degli attori – e quello degli sceneggiatori, che prosegue dallo scorso 3 maggio – potrebbe durare a lungo, l’accordo tra le parti (Sag-Aftra e Amptp, l’associazione che rappresenta studios e piattaforme) è ancora lontanissimo, novembre non è così lontano, invece. E nemmeno dicembre, tanto che, sempre secondo Variety, Warner Bros. starebbe pensando di rimandare l’uscita di altri due titoli importanti, attesi nelle sale per la fine di quest’anno. Si tratta di The Color Purple, film alla cui realizzazione ha partecipato anche Oprah Winfrey in qualità di produttrice, e il sequel di Aquaman (anche se forse, in quest’ultimo caso, da Warner vogliono solo prendere tempo e permettere al pubblico di dimenticarsi di The Flash). L’arrivo nelle sale americane di questi due film era prevista, rispettivamente, per il 20 e il 25 dicembre: ora si parla, anche nel loro caso, di 2024.

E non è solo Warner Bros. a fare queste riflessioni in questi giorni. Disney sta considerando di posticipare l’uscita di The Marvels, nuovo capitolo dell’infinita saga Marvel, attualmente prevista per il 10 novembre. Lionsgate vorrebbe prendere ancora un po’ di tempo prima di decidere se far uscire il reboot di The Hunger Games (The Ballad of Songbirds & Snakes) il 17 novembre o più in là, nel 2024. Lo stesso discorso vale anche per Columbia Pictures, di proprietà di Sony, che il 22 novembre ha in calendario l’uscita del Napoleone di Ridley Scott e Joaquin Phoenix. Queste date restano per il momento confermate, ma nessuno si sente di confermarle davvero con lo sciopero in corso. La soluzione, ovviamente, è una sola: trovare un accordo che garantisca ad attori e sceneggiatori un più equo compenso e migliori condizioni lavorative.

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