Attualità
Due passi oltre confine
L'estero più vicino all'Italia: rilassarsi a Briançon, godere della vista sul Cervino a Zermatt, assaggiare un hamburger a Lubiana o lo strudel a Innsbruck.
Andare all’estero per un fine settimana e non per forza con un pacchetto volo più due notti in albergo in una capitale europea: si può prendere la macchina o il treno, oltrepassare i confini, e fermarsi solo qualche chilometro più in là. Abbiamo scelto quattro luoghi fuori dall’Italia ma molto vicini all’Italia, dove dormire o soltanto mangiare (una fonduta, una sacher torte) e provare la sensazione di essere stranieri magari anche per poche ore.
Briançon, weekend allo chalet
Il lato dolce di Innsbruck
Zermatt, ai piedi del Cervino (150 anni dopo la prima ascesa)
Il 2015 è una data importante per il Cervino: si celebrano infatti i primi 150 dalla prima spedizione che, il 14 luglio 1865, riuscì ad arrivare fino in cima. Zermatt si trova ai piedi di questa splendida montagna, ovviamente dal lato svizzero. È una delle località sciistiche più apprezzate del versante alpino occidentale, con piste che la collegano all’italiana Cervinia. Ma può essere anche la meta per un weekend, da concedersi magari in un inverno non ancora pieno. Uno degli hotel dove alloggiare in loco è l’Hotel Post. Le stanze abbinano un design contemporaneo a materiali naturali, il legno innanzitutto. La Spa offre un’alternativa estremamente rilassante alle passeggiate (le auto a Zermatt sono vietate) e alle sciate invernali. Per cena, invece, da assaggiare la fonduta della Whymper Stube, ristorante specializzato anche in fondue e raclette. Il fondatore, Edward Whymper, si da il caso fosse alla guida della prima spedizione sul Cervino. Hotelpost.ch Whymper-stube.ch
Lubiana, tra hamburger 100% made in Slovenia e hotel di design
Il New York Times l’ha definita una città a misura d’uomo piena di affascinanti piazze in stile Vecchio Mondo, chiese barocche e castelli “drammatici”, ma anche con una scena culturale tanto ricca da essere considerata impressionante anche in rapporto a una città dalle dimensioni doppie. L’appeal di Lubiana come meta turistica sta crescendo rapidamente. E, di pari passo, in città aumenta il numero dei ristoranti e degli hotel che potremmo definire cool, alla maniera delle grandi metropoli, ma inseriti appunto in un contesto più raccolto.
Uno degli indirizzi più noti ai burger-addict è Hood Burger, apprezzato per i suoi ingredienti freschi, le formule ben riuscite delle salse, le patatine fritte tagliate a mano. E, ovviamente, gli hamburger: single o double. I fondatori sono Til Pleterski e Klemen Ptičak , due studenti di economia che hanno abbracciato il mondo dello street food dopo essersi accorti che non esisteva un hamburger di qualità a Lubiana. Per creare il loro hamburger perfetto, con carne 100% slovena, hanno impiegato sei mesi, ma il risultato, apprezzatissimo, ha fatto la loro fortuna. Hanno cominciato con una roulotte, nel parcheggio di un centro commerciale, nel 2012, e nell’estate 2013 è arrivata la prima location stabile (nella foto).
Questo articolo è tratto dal n.25 di Studio in edicola